Il grazie della comunità ad Anna Castoldi per il suo impegno sociale

Nel mese dedicato alle donne il riconoscimento alla presidente della cooperativa Gruppo Amicizia di Gorla Minore

Il grazie della comunità ad Anna Castoldi per il suo impegno sociale
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Il grazie della comunità ad Anna Castoldi per il suo impegno sociale

Premio, sociale

Il riconoscimento nel mese delle donne

Il premio all’opera sociale di una grande donna gorlese nel mese dedicato alle donne e alla loro capacità di fare rete nella comunità. Anna Castoldi, da trent’anni guida e riferimento della cooperativa sociale Gruppo amicizia ha ricevuto il pubblico ricoscimento del valore del suo operato sabato sera, con il sindaco Vittorio Landoni a premiarla a nome di tutta la cittadinanza al termine dello spettacolo «Dissonanze» proposto all’auditorium comunale.

"Ha saputo affrontare le paure"

«Vogliamo dare testimonianza a chi ha saputo affrontare le paure prendendo in mano la propria vita e quella degli altri – ha detto il primo cittadino nel suo ringraziamento - dando loro un senso, una prospettiva e soprattutto un futuro. Deve essere riconosciuto a lei l’aver reso evidente un percorso, una storia e un mettersi in gioco per gli altri. Grazie di cuore per quello che hai fatto, che stai facendo e hai in mente di fare per la nostra comunità». Anna Castoldi ha voluto condividere il premio con le tante persone che danno valore al Gruppo amicizia: «Il grazie non va solo a me, è un grazie esteso alle volontarie e anche ai volontari. Ma la donna è molto più presente in questo campo. La cooperativa è in piedi grazie a tante persone che danno una mano quotidianamente».

Obiettivo casa-alloggio

La presidente ha poi ribadito la sfida e l’obiettivo del momento attuale per la cooperativa: «La tappa importante di quest’anno sarà quella di attivare, solo grazie all’aiuto della comunità intera, una casa alloggio sostenuta dall’amministrazione comunale e da tante persone generose che sono sempre presenti quotidianamente». Sul palco poco prima lo spettacolo portato in scena dallaFilodrammatica Cittadina Paolo Ferrari, la compagnia teatrale più logeva di Busto Arsizio e dintorni, fondata nel 1905 e capace di resistere alle guerre. «Lo spettacolo nasce dall’indagine delle parti oscure e delle paure presenti in ogni essere umano – hanno spiegato Valentina Papis, curatrice degli aspetti teatrali, e Manna Guscelli, psicologa e psicoterapeuta – con l’uomo che a fine spettacolo riuscirà ad accettarle acquisendo una maggior consapevolezza di sé e raggiungendo il benessere interiore da sempre ricercato».

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