Combattere la dipendenza da gioco d’azzardo: scuole e comuni in campo FOTO

“Gioco a perdere” è il progetto promosso dalle amministrazione del piano di zona del tradatese: alunni nei bar di Venegono, Tradate e Castiglione per sensibilizzare gli utenti.

Combattere la dipendenza da gioco d’azzardo: scuole e comuni in campo FOTO
Pubblicato:
Aggiornato:

Sensibilizzazione contro la dipendenza da gioco d’azzardo, a partire dalle scuole. E’ questa la migliore arma contro l’insorgere della ludopatia, la malattia del gioco. Una dipendenza che poco o nulla si discosta da quella per le droghe, se non per la ricerca dello «sballo» per queste ultime e della vincita per la prima.

slot 3
Foto 1 di 3

venegono gioco d'azzardo gioco a perdere

venegono gioco d'azzardo gioco a perdere

slot1
Foto 2 di 3
slot2
Foto 3 di 3

 Sindaco Premazzi: “La ludopatia è un problema sociale”

«Quello della dipendenza è un grosso problema sociale – spiegano il sindaco Mattia Premazzi e l’assessore al Sociale Maria Chiara Cremona – Un problema su cui il Comune può intervenire poco e che non riguarda solo un paese. Per questo da anni aderiamo alle iniziative organizzate dal Piano di Zona del Distretto di Tradate e che coinvolgono soprattutto i ragazzi in un’ottica di prevenzione e sensibilizzazione del problema».

 Contro la dipendenza nasce il progetto “gioco a perdere”

Proprio a Venegono si è tenuto a marzo il primo degli incontri del nuovo progetto «Gioco a Perdere – GaP» promosso dal Comune di Tradate con l’Ufficio di Piano insieme all’Ufficio di Piano di Arcisate e Regione Lombardia. Un progetto nato dalla sensibilità delle scuole, liceo Marie Curie e Isis Valceresio, e dei suoi studenti, impegnati in prima linea nella «fase uno», in cui sono stati realizzati una campagna pubblicitaria e un cortometraggio sul gioco d’azzardo patologico. A Venegono si è scelto per la prima «uscita pubblica» proprio un luogo dove spesso insorge la ludopatia, il bar. L’obbiettivo è divulgare e rendere virale il messaggio contro il gioco con interventi nelle scuole e nei locali che hanno deciso di dire No alle slot machines. Le «armi» sono flash mob, formazione degli studenti, video, compagne pubblicitarie attraverso i social e dialogo. Oltre ad attività matematiche sviluppate da Bet-On-Math che dimostrano e rendono chiare le disequità del gioco e quanto scarse siano le probabilità di vincere.

Seguici sui nostri canali