Comitato sì biblioteca anche oggi in piazza a Legnano per raccogliere le firme

Lettera aperta al sindaco: "Più di tremila cittadine e cittadini hanno firmato la petizione"

Comitato sì biblioteca anche oggi in piazza a Legnano per raccogliere le firme
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Comitato sì biblioteca prosegue la sua petizione.

Comitato sì biblioteca raccoglie le firme

Il comitato "Biblioteca sì, sprechi no!" ancora in piazza per raccogliere le firme. Sarà possibile lasciare il proprio contributo alla petizione recandosi fino alle 18 in Galleria Cantoni (Esselunga Centro) e in Piazza S. Magno, dove prosegue appunto la raccolta firme per il Sì alla nuova biblioteca e il No agli sprechi di denaro e di suolo pubblico. Sarà sempre presente un consigliere comunale per l'autenticazione.

La lettera al sindaco, oltre 3mila cittadini hanno firmato

Nel frattempo il comitato ha scritto una lettera aperta al sindaco di Legnano.“Egregio Signor Gianbattista Fratus Sindaco di Legnano, più di tremila cittadine e cittadini legnanesi in sole 5 giornate hanno firmato la petizione per dire NO alla costruzione della nuova biblioteca nel giardino pubblico Falcone Borsellino - si legge nella lettera - E’ tanta gente di Legnano vuole esprimerle semplicemente questo: nel verde del centro non vogliamo nuovi edifici. E recuperarlo altrove non ripagherebbe la perdita che si subirebbe in una delle poche aree verdi del centro città. Il Comitato “Biblioteca sì, sprechi no!” è per una nuova biblioteca, non chiede parcheggi interrati, non chiede soluzioni senza studi preliminari, non propone di acquistare a suon di milioni la ex Manifattura o aree della ex mensa Tosi. Egregio Signor Sindaco, il Comitato le chiede di fermare questa assurda corsa contro il tempo che con la sua Giunta ha intrapreso, di non sprecare le risorse disponibili (5 milioni per la biblioteca e 1,3 milioni per l’ex tribunale) e di avviare un percorso, il più breve e trasparente possibile, di analisi e di verifica dei possibili utilizzi dell’ex Tribunale, della ex palazzina dei vigili di via Milano, dell’ex Liceo classico di Via Verri, delle ex stalle del Castello, dei capannoni dell’ex Macello di corso Magenta, dell’attuale sede dalla Biblioteca, delle ex scuole di via Cantù, ben convinti che gli utilizzi prioritari dovranno essere la nuova biblioteca e la ricollocazione di alcuni uffici comunali. Di operare cioè su ciò che è di proprietà del comune, investendo lì le risorse e non in progetti (questi sì faraonici) che aggiungono cemento invece di recuperare al meglio parti dismesse della nostra città. Usare l’ex-tribunale solo a metà per ospitare alcuni uffici comunali, come traspare dalle dichiarazioni stampa, sarà uno spreco di denaro, sia per gli interventi di riqualificazione necessari, sia per i costi di gestione che il Comune si porterà negli anni (questi sì, saranno la vera “gabbia”, insieme ai costi di gestione della biblioteca in edificio diverso). Lasciare invece nell’abbandono proprietà comunali significa anche aggravare gli attuali problemi di sicurezza. “Poco cambierebbe anche se le firme dovessero essere 10 mila”, si legge nell’ultimo comunicato di una forza politica che la sostiene. Egregio Sindaco, un’amministrazione consapevole sa usare il buon senso,  ascolta e rispetta la voce dei propri cittadini, non cede ai giochi di forza”.

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