Morti sulle strade in calo in Lombardia

44 decessi in meno registrati nel 2016.

Morti sulle strade in calo in Lombardia
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Morti sulle strade in calo in Lombardia: sono 44  le vittime in meno registrati nel 2016 rispetto al 2015 sulle strade della Lombardia. Si e' aperta con una buona notizia, dunque, la settima giornata regionale per la sicurezza stradale che, per l'occasione e' stata celebrata con una Tavola rotonda presieduta  dall'assessore regionale alla Sicurezza, Protezione
civile e Immigrazione, Simona Bordonali.

Morti in calo, ma più incidenti

Nel 2016 gli incidenti sono stati 32.875 contro i 32.774 del 2015, ma come detto, le vittime sono state 434 contro le 478 del 2017. Dal rapporto emergono anche altri numeri significativi. Ne spicca uno in particolare: l'indice di mortalità in Lombardia è più basso rispetto al resto del Paese. Tra il 2015 e il 2016, infatti il numero delle vittime e' diminuito del 9,2 per cento (meno 44 morti) in Lombardia e 'solo' dell'4,2 in Italia (meno 145 vittime).

Un invito alla prevenzione

"Finché ci sara' anche una sola vittima, un solo ferito sulle nostre strade - ha detto Bordonali - il nostro lavoro non potrà dirsi finito. Serve un grande lavoro di prevenzione e servono interventi strutturali sulle strade. La prevenzione la si fa anzitutto promuovendo l'educazione stradale nelle scuole, cosa che, grazie all'Ufficio scolastico regionale e i comandi delle polizie locali in Lombardia già avviene. Per quanto riguarda invece la manutenzione delle strade serve la collaborazione di tutti gli Enti. Negli ultimi 3 anni noi abbiamo stanziato oltre 15 milioni di euro per la sicurezza stradale, ma non sono ancora sufficienti".

Si guida troppo con il cellulare in mano

Secondo uno studio, il 50 per cento degli intervistati conferma di  utilizzarlo mentre guida l'auto; la percentuale diventa addirittura il 60 nel caso della bicicletta e scende al 10 per
quanto riguarda l'uso delle due ruote. "E' chiaro - ha continuato l'assessore - che il rischio non si può annullare, ma limitare. Se la maggior parte degli incidenti stradali si
verifica sulle strade urbane bisogna partire da lì. Se quelli mortali avvengono in prevalenza sulle extra urbane vuol dire che bisogna controllare di piu'. A questo dunque, serve
l'elaborazione e l'aggiornamento costante che fa il Centro di monitoraggio per la sicurezza stradale".

Troppi incidenti causati da stranieri

"Dal 2016, l'Istat - ha spiegato Bordonali - ha reso obbligatoria la compilazione dei campi riguardanti la cittadinanza del conducente coinvolto in un incidente. Dalle prime analisi emerge che il 20 per cento dei conducenti coinvolti in incidenti stradali in Lombardia, nel 2016, fosse straniero. In particolare, risultano 5,6 stranieri coinvolti in incidenti ogni
1.000 residenti stranieri, contro 3 italiani coinvolti su 1.000 residenti italiani".

Un costo sociale

Un altro dato che invita a riflettere è quello del costo sociale dei sinistri stradali con lesioni a persone. Per il 2016 risulta di poco inferiore ai 3 miliardi di euro. "Il valore
di una vita - ha proseguito Bordonali - non è certo quantificabile dal punto di vista economico, ma c'e' la necessità di capire come il costo sanitario ricada sulla comunità e
intervenire per renderlo il meno gravoso possibile. In questa direzione auspico che il Governo possa fare ben di più rispetto a quanto fatto fino ad oggi. L'ultimo finanziamento statale nell'ambito del Piano nazionale della sicurezza stradale risale al 2009 ed e' stato di soli 31 milioni di euro per l'intero territorio nazionale".

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