Aggressione baby gang, la lettera del papà della vittima

Il dolore di un padre che ha trovato il figlio sanguinante e in agonia abbandonato sulla panchina di un parco, la speranza che la giustizia riesca a fare il suo corso.

Aggressione baby gang, la lettera del papà della vittima
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Il padre del 15enne aggredito e mandato in ospedale da una baby gang nel parco di villa Centenari a Tradate scrive una lettera aperta: "Nessuno rimarrà impunito".

In ospedale pestato da una baby gang

Dieci giorni di prognosi e un grave trauma facciale. Ricoverato dopo che i genitori l'avevano trovato, sanguinante e in agonia, abbandonato su una panchina del parco di villa Centenari. Quanto accaduto la scorsa settimana nel parco di Abbiate Guazzone ha scosso tutta la città. Umiliato e colpito al volto da una ginocchiata dal branco, una baby gang di ragazzi di Tradate, Venegono e del circondario e trovato solo ore dopo. I carabinieri indagano per risalire alle identità degli aggressori, e il padre si sfoga: "Spero che la legge punisca questi criminali".

Le parole del padre

Riportiamo integralmente il testo della lettera aperta scritta dal papà della vittima.

"Volevo solo dire che come padre al momento mi va soltanto di stare vicino a mio figlio, aiutandolo a superare questo trauma , quello che dovevo fare l'ho fatto, sarà la legge adesso a fare inginocchiare questi bulli criminali , come loro hanno fatto inginocchiare mio figlio e l'altro ragazzo. Inutile dirvi ,come mi sento da padre, posso solo dirvi che dentro di me c’è solo fuoco. Spero che Dio mi dia la forza di superare questo brutto momento, e che la legge punisca questi criminali. Detto ciò devo mantenere la calma per il bene della mia famiglia, già perché io ho una bella famiglia e non voglio e soprattutto non posso commettere cavolate perché la mia famiglia deve avere un padre presente, non un padre che si rovina per questi delinquenti, vi assicuro che nessuno dei 13 ragazzi che ha aggredito mio figlio, rimarrà impunito."

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