Mamma offende direttrice in chat: il Tribunale riammette la bimba a scuola

La famiglia intanto, per paura di ritorsioni, avrebbe già iscritto la piccola e l'altro figlio, ad un altro istituto scolastico.

Mamma offende direttrice in chat: il Tribunale riammette la bimba a scuola
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La madre della bambina, intervenendo in una chat dei genitori su WhatsApp, aveva ironizzato su presunti flirt della coordinatrice della scuola. Scoperta la cosa il plesso aveva deciso espellere la figlia e depennare lei e il fratellino dalla lista degli iscritti al prossimo anno scolastico. Ora il Tribunale ha deciso di riammettere la bimba espulsa.

QUI IL RACCONTO DI QUANTO SUCCESSO NELLA CHAT DEI GENITORI A FINE MAGGIO

Mamma offende direttrice in chat: il Tribunale riammette la bimba a scuola

Ricordate la bimba espulsa da una scuola milanese perché la mamma aveva ironizzato sulla coordinatrice nella chat scolastica? Ebbene, la bimba è stata riammessa a scuola, su decisione del Tribunale che ha deciso il suo reintegro in classe e ha ribadito la necessità che venga “consentita la partecipazione a tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche (…) ed evitata qualunque forma di esclusione o isolamento” dai compagni.

La bimba iscritta ad un altro istituto

La famiglia intanto, per paura di ritorsioni, avrebbe già iscritto la piccola e l’altro figlio, ad un altro istituto scolastico. Ma la battaglia legale va avanti. Seguita da un avvocato la famiglia infatti accuserebbe la scuola di un comportamento “sproporzionato” che avrebbe portato la bambina a sentirsi esclusa dal gruppo dei compagni da un giorno all’altro.

“Frasi diffamatorie che vanno contro il valore del rispetto”

Mentre la scuola si difende parlando di frasi diffamatorie – la mamma della bambina avrebbe detto in chat riferendosi alla coordinatrice “ma chi vuoi che se la pigli…”. Frasi giudicate dalla scuola nettamente in contrasto rispetto ad uno dei valori che si cerca costantemente di insegnare ai bambini, il rispetto.

L’ispezione del Miur e le testimonianze

Intanto l’Ispezione del Miur avviata da Delia Campanelli, a capo dell’Ufficio scolastico regionale, si concluderà tra qualche giorno: in particolare si stanno raccogliendo diverse testimonianze relative a quanto accaduto a fine maggio. La data dell’udienza di merito in Tribunale è fissata per fine giugno.

 

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