Tempi duri per chi abbandona i rifiuti a Tradate: multati i primi incivili

Agente e operai aprono i sacchi per smascherare i responsabili. L’operazione "Tradate Pulita" è promossa dall’assessore Pipolo.

Tempi duri per chi abbandona i rifiuti a Tradate: multati i primi incivili
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Operazione "Tradate pulita": tempi duri per chi abbandona i rifiuti, tornano gli 007. Imbrattatori e «lanciatori del sacchetto selvaggio» tremate.

Agenti e operai aprono i sacchi: multati gli incivili, pochi di Tradate

Gli agenti lasciano la paletta per indossare i guanti a caccia di chi abbandona i rifiuti. E’ ripartita  una capillare operazione di repressone contro chi,nonostante il battage pubblicitario, non ha ancora appreso le regole della raccolta differenziata o peggio lascia sul territorio l’immondizia.

L’assessorato all’ecologia guidato da Vito Pipolo ha avviato un repulisti finalizzato a smascherare chi non rispetta l’ambiente gettando nei cestini, per strade, nei boschi o nei posteggi i rifiuti.  Sono bastati pochi giorni e sono fioccate le prime sanzioni. La campagna è partita dal posteggio del supermercato di via Albisetti. Gli operai della Seprio servizi e gli agenti della Polizia locale hanno aperto i sacchetti abbandonati e grazie ad alcuni indizi sono stati identificati e multati i responsabili, per lo più residenti fuori città. Anche chi abbandonato i rifiuti nel posteggio di piazza Gramsci non è di Tradate.

Smascherare chi abbandona i rifiuti e ripulire la città

Dopo aver ripulito il posteggio del supermercato di via Albisetti, gli agenti e gli operai della Seprio hanno liberato dai rifiuti piazza Gramsci, fuori dagli istituti superiori, viale Marconi e altre zone della città. Dopo i pattugliamenti all’alba per i divieti di sosta in coincidenza della pulizia delle strade, nei giorni scorsi gli agenti sono stati impegnati nel controllo dei sacchi scaricate dalle auto in transito. "Se vogliamo diventare un comune virtuoso da un punto di vista ambientale, e vogliamo avere una città pulita e decorosa, dobbiamo necessariamente attuare una politica repressiva per bacchettare ed educare che non rispetta le regole", afferma Pipolo intenzionato a continuare periodicamente questi servizi di controllo.

 

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