La Compagnia del Possibile fa il pieno di applausi

La Compagnia del Possibile ha riscosso un grande successo alla prima del loro nuovo spettacolo andato in scena sabato 19 maggio: "Il bello che c'è in te".

La Compagnia del Possibile fa il pieno di applausi
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La Compagnia del Possibile di Parabiago riceve un vero scroscio di applausi per il loro nuovo spettacolo: "Il bello che c'è in te", andato in scena al Teatro comunale sabato 19 maggio.

La Compagnia del Possibile e il nuovo spettacolo

Applausi e commozione tra il pubblico che ha partecipato al debutto della compagnia. I ragazzi con disabilità del C.S.E della cooperativa La Ruota non si sono smentiti e per il sesto anno consecutivo sono riusciti a sorprenderci. La compagnia con la solita leggerezza ed ironia che la contraddistingue, è riuscita ad affrontare temi importanti che ci invitano a riflettere e ad interrogarci. Tra gli spettatori oltre a genitori ed amici erano presenti, l’assessore Elisa Lonati, il vicesindaco Adriana Nebuloni e il sindaco Raffaele Cucchi che a fine spettacolo ha invitato la platea a seguire il suggerimento dello spettacolo:  “Basta cambiare prospettiva per scoprire il bello che c’è in te!”.

Parabiago, La Compagnia del Possibile
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Parabiago, La Compagnia del Possibile
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Il tema del percorso

Tema cardine del percorso che ha coinvolto i ragazzi quest’anno, è stato un viaggio alla scoperta della diversità: quelle caratteristiche individuali che ci rappresentano, ma con le quali talvolta è difficile convivere. I ragazzi hanno fatto un percorso che li ha condotti a intravedere nei propri limiti e fragilità anche delle possibili risorse e delle reali qualità. Durante lo spettacolo gli spettatori sono stati accompagnati attraverso città fantasiose abitate da cittadini molto particolari e un po’ stravaganti, ma ai quali non è stato possibile non affezionarsi. Come recita uno degli attori nell’ultima scena “l’importante è cambiare prospettiva” e i ragazzi sono riusciti a farla cambiare a tutti gli spettatori. Nell’immaginario comune, infatti,  spesso alcune caratteristiche proprie della diversità sono considerate esclusivamente come limiti o fragilità. Questo è stato possibile grazie all’opportunità di rendere le tematiche trattate più accessibili tramite il teatro.

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