Gallazzi Tradate, Partecipare Insieme 2.0: "Comune assente"

I 30 esuberi della Gallazzi terranno banco anche in consiglio comunale con un'interrogazione presentata da Cavalotti e Beghi, che tre anni fa avevano seguito personalmente la fase della vendita.

Gallazzi Tradate, Partecipare Insieme 2.0: "Comune assente"
Pubblicato:
Aggiornato:

La lista civica presenta un'interrogazione sulle difficoltà che la Gallazzi Tradate sta attraversando ormai da più di un mese, tra presidi e tavoli di lavoro senza esiti. E attacca: "Istituzioni locali completamente assenti".

Gallazzi Tradate, intervengono gli "ex"

A firmare l'interrogazione, i due consiglieri di Partecipare Insieme 2.0, Laura Cavalotti e Sergio Beghi. Che, tre anni fa, si erano spesi in prima persona (insieme a politici regionali, deputati e senatori di Pd, Lega Nord e Movimento 5 Stelle) per cercare di fare uscire la Gallazzi Tradate dalla fase di crisi di quegli anni. Crisi chiusasi (o almeno si pensava) con la vendita alla TekniPlex. "Nel 2015, la nostra amministrazione si era fatta parte attiva per favorire l’accordo tra le parti sociali della nuova proprietà Gallazzi. Questa si era impegnata ad adottare un piano di reinvestimenti e l’incremento dell'occupazione, con l'aumento da 210 a 385 dei posti di lavoro entro il 2020", ricordano. Accordi che però, hanno spiegato i sindacati, erano stati disattesi sin dai primi mesi col licenziamento di 40 dipendenti in esubero, e più recentemente con un piano industriale completamente diverso.

Informazione e commissione ad hoc

I due consiglieri chiedono quindi all'Amministrazione di intervenire. In primo luogo per conoscere la situazione della che in questi anni ha portato la TekniPlex a modificare i propri piani. Cosa che, va detta, è avvenuta nelle scorse settimane come riportato anche da La Settimana di Saronno, con diversi incontri tra la Giunta, i sindacati e la proprietà. In secondo luogo, per convocare la commissione Sviluppo Economico per incontrare le parti sociali e farsi parte attiva nella ricerca di una soluzione. Soluzione che oggi, scaduti i 45 giorni per l'accordo interno, si sta cercando sul tavolo regionale all'Arifl, dove stamattina i sindacati si sono recati con 40 dipendenti.

"Istituzioni assenti"

"Oggi, mentre la Gallazzi, una delle maggiori industrie di Tradate con 130 dipendenti, sta attraversando un periodo di difficoltà occupazionale e annuncia il licenziamento di 30 lavoratori, registriamo la completa assenza delle istituzioni locali. Che sembrano sentirsi estranee e a disagio di fronte ai temi dell’economia, del lavoro e dell’occupazione", continuano i consiglieri in un comunicato. "Qual è il motivo della crisi?  - continuano - Quante le persone a rischio? Quali le prospettive? Quali i motivi perché il piano industriale del 2015 non si è realizzato? Il confronto e la risposta a queste domande sono il punto di partenza perché le istituzioni possano elaborare i percorsi di sostegno all’occupazione, alle economie locali, ai lavoratori coinvolti. Signor Sindaco, nella sua qualità e come titolare della delega al lavoro alle attività economiche e produttive, ci aspettiamo da lei volontà, presenza e attenzione".

"Seguiamo la Gallazzi da ottobre"

Non si fa attendere la replica dell'Amministrazione. In particolare, dall'assessore Vito Pipolo. "Fa piacere che anche i consiglieri di opposizione si siano accorti che sta succedendo qualcosa. La stampa ne parla da mesi, e noi seguiamo la vicenda da ottobre - risponde - Siamo, come si suol dire, sul pezzo. Stiamo seguendo gli sviluppi passo passo. Abbiamo incontrato più volte sindacati e proprietà cercando, per quanto possibile, una mediazione. Anche se questa è una vicenda che deve risolversi a livello aziendale e su cui un'Amministrazione locale può ben poco. Sappiamo che il 9 si terrà un nuovo incontro all'Arifl. Fino ad allora, come fatto in questi mesi, continueremo a monitorare la Gallazzi e a incontrare le parti, cercando di trovare un punto d'incontro che tuteli gli interessi di tutti.

Seguici sui nostri canali