cisliano

Bomba a mano nella carrozzeria dell'ex assessore Glauco Spadoni

L'ordigno, carico ma inesploso, è stato brillare sul posto dagli artificieri. Nessun ferito

Bomba a mano nella carrozzeria dell'ex assessore Glauco Spadoni
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Entra in carrozzeria e trova sul pavimento una bomba a mano inesplosa e la finestra spaccata. Questo lo spaventoso rinvenimento fatto da Novello Spadoni, intestatario dell’attività sita in via delle Forze Armate a Milano. La carrozzeria risulta intestata anche al figlio Glauco Spadoni, ex assessore con deleghe a Sport, Verde, Commercio e Sicurezza del Comune di Cisliano, nel primo mandato dell’attuale sindaco Luca Durè.

Bomba a mano nella carrozzeria dell'ex assessore Glauco Spadoni

L’allarme è stato lanciato dallo stesso Spadoni, nella tarda mattinata di lunedì 22 novembre, poco dopo aver rinvenuto l’ordigno all’interno della proprietà. Le Forze dell’ordine si sono precipitate sul posto valutando la situazione e stabilendo la bomba a mano fosse carica. A quel punto è stata isolata e messa in sicurezza la zona, valutando quando e come far brillare l’ordigno. Gli artificieri hanno capito fosse impossibile spostare l’ordigno in sicurezza e, dopo la riunione in Prefettura di martedì, si è deciso di far brillare l’ordigno all’interno della carrozzeria, smorzandone l’esplosione con dei sacchi speciali.

L'ordigno è stato fatto brillare in sicurezza

L’operazione di bonifica, dopo l’ordinanza del sindaco di Milano Giuseppe Sala, è cominciata attorno alle 15 di mercoledì 17 novembre e si è conclusa in serata con successo, senza che nessuno rimanesse ferito e limitando al massimo i danni dell’esplosione. Oltre a deviare il traffico nell’immediata vicinanza, è stato fatto evacuare lo stabile che affacciava direttamente sul cortile dove è ubicata la carrozzeria; per le altre abitazioni del plesso abitativo è stato sufficiente tener chiuse le finestre.

L'operazione di bonifica e le indagini

Le prime operazioni sono state eseguite dal Nucleo operativo della Compagnia Magenta, in collaborazione con i colleghi del Nucleo investigativo di via Moscova, poi supportati dagli artificieri, protezione civile e Polizia locale. Dalle indagini, visionate le immagini di videosorveglianza, è emerso come l’ordigno sia stato gettato da un lucernario del tetto. Gli inquirenti sono al lavoro per cercare di scoprire responsabili e motivazioni del folle gesto.

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