Condanna alle intimidazioni nazifasciste a Venegono l'opposizione esce dall'aula

Bagarre in consiglio sulla mozione del vicesindaco. I toni si accendono e l'opposizione lascia il Municipio prima del voto: "Maggioranza falsa e arrogante"

Condanna alle intimidazioni nazifasciste a Venegono l'opposizione esce dall'aula
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Duro scontro in consiglio comunale a Venegono Inferiore sulla mozione del vicesindaco Tommaso Valle.

Condanna istituzionale alle intimidazioni nazifasciste

"In questi mesi abbiamo assistito a un'escalation di questi atti. Como, la sede di Repubblica e altre testate nazionali, minacce ai giornalisti. E non da ultimo il sequestro della sede di Do.Ra a Varese per riorganizzazione del partito fascista. Gente questa che nel 2015 era venuta qui, nel consiglio comunale aperto sui migranti, cercando di intimidire l'Amministrazione e i consiglieri con bandiere, simboli e atteggiamenti intimidatori". Così Valle aveva presentato la sua mozione, portata venerdì al primo punto dell'ordine del giorno. Ma dopo un'accesa discussione l'opposizione di Venegono Da Vivere ha abbandonato l'aula.

"D'accordo nel merito ma falsità e atteggiamento inquisitorio"

Perchè l'opposizione è uscita? Non per disaccordo verso la mozione, assicurano Franco Cremona, Barbara Lamperti e Paola Stanchina. "La questione è stata da subito indirizzata ad accertare il nostro pensiero sulla vicenda, con un tono inquisitorio e arrogante - spiegano - ma non ci siamo solo noi in consiglio, e abbiamo chiesto di intervenire dopo le parole dei membri della maggioranza. Noi siamo d'accordo ma quella mozione contiene delle falsità. Nel 2015 qui non ci fu alcun atto intimidatorio. Erano presenti, uno di loro è intervenuto come altri cittadini e politici e pure in maniera più educata di altri. Nessun giornale, anche quelli più vicini alla sinistra, parlo all'epoca di violenze e intimidazioni. Ce ne siamo andati per protesta contro i toni intimidatori, questi sì, del sondaco Mattia Premazzi".

"Fuga dalle responsabilità e dai loro doveri"

Dalla maggioranza il giudizio è ovviamente negativo. "In quanto amministratori pubblici siamo chiamati a discutere in consiglio non solo l'ordinaria amministrazione - ha ricordato il sindaco - Ma a rappresentare e difendere le istituzioni e i valori della nostra Repubblica. Anche con atti come qiesta mozione. Ci saremmo aspettati un voto all'unanimità e una discussione pacata sul tema. Invece no, come al solito l'opposizione ha scelto di non votare". Duro anche il vicesindaco Valle: "Nel 2019 si andrà al voto. Mi chiedo come possa pensare di presentarsi ai cittadini una forza politica che oggi ha chiaramente deciso di non voler rappresentare i propri elettori, non rispettando il proprio dovere al voto. Di nuovo. Una forza politica che si comporta così è una forza politica che dichiara di non volersi ricandidare alle elezioni, e che perde ogni diritto di rappresentare una parte della cittadinanza".

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