«Il 25 aprile non è dell’Anpi, no cappelli politici»

Il sindaco di Solbiate Olona Luigi Melis attacca l’associazione partigiani che chiedeva di modificare il programma

«Il 25 aprile non è dell’Anpi, no cappelli politici»
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«Il 25 aprile non è dell’Anpi, no cappelli politici»

Anpi, 25 aprile

Stralciato il programma proposto da Anpi

«Anche se ti chiami Anpi, il 25 aprile non è solo tuo». E’ il messaggio che il sindaco Luigi Melis ha fatto arrivare alla sezione solbiatese dell’associazione dei partigiani, accompagnando la comunicazione dello stralcio di buona parte del programma della cerimonia della Festa della liberazione proposto dalla stessa Anpi. La quale aveva chiesto all’amministrazione di inserire l’intervento di Stefano Catone – consigliere comunale di minoranza – sui temi dell’antifascismo e di affidare la moderazione a Ivan Vaghi, rappresentante dell’associazione.

"Usati toni da ventennio fascista"

«I toni della mail con quale Anpi chiede spiegazioni sulle scelte dell’amministrazione comunale in merito al programma degli interventi del 25 aprile sono da ventennio fascista – accusa senza mezzi termini Melis – con tanto di ‘vogliamo spiegazioni’ e ‘vorremmo correggere’ e ‘attendiamo vostre sollecite risposte’, concedendo al sindaco, se vuole, la chiusura della manifestazione. Ad Anpi forse non è chiaro che il 25 aprile è una commemorazione istituzionale che viene organizzata dal Comune, non da Anpi, che invece ci scrive «il nostro 25 aprile». Che invece è di tutti gli italiani e non solo di alcuni, senza alcun cappello politico, che invece gli interventi proposti avrebbero dato alla cerimonia».

 

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