Minacce a Delvecchio, il commento di Meregalli

"Cara Sara hai sbagliato, pensavo che fosse doveroso mostrare la propria solidarietà".

Minacce a Delvecchio, il commento di Meregalli
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Dopo le minacce a Delvecchio, con le scritte intimidatorie che ha trovato vicino ai citofoni di casa e sulla carrozzeria della macchina arriva il commento del capogruppo di Forza Italia a Settimo Milanese Massimo Meregalli.

Minacce a Delvecchio, la risposta di Meregalli

Il capogruppo di Forza Italia Massimo Meregalli commenta gli atti intimidatori subiti dal consigliere Ruggiero Delvecchio. Infatti quest'ultimo aveva trovato il cofano della sua auto deturpato dalla scritta “Muori”, incisa con un oggetto appuntito. Inoltre sul muro di fianco ai citofoni di casa sua un altro messaggio: “Delvecchio nelle Foibe”.

L'accusa al Sindaco

"Cara Sara, questa volta mi sa che hai sbagliato. Lo credevo un atto dovuto. Pensavo che fosse doveroso mostrare la propria solidarietà a livello personale e soprattutto a livello di sindaco di Settimo Milanese, al consigliere Delvecchio, anche quest’anno oggetto di minacce solo perché si ricorda di far ricordare tanti italiani morti. Quando si arriva a scrivere quello che qualche “insofferente” alla libertà e alla vita ha scritto, vuol dire che si è raggiunto un livello talmente basso che sotto non c’è più niente".

I silenzi istituzionali

Continua il capogruppo Meregalli:

"Forse i silenzi istituzionali su certe ricorrenze non aiutano alla comprensione del perché bisogna ricordare. Inoltre poche righe sul sito del comune per dire che in biblioteca ci sono dei testi per chi vuole, lo trovo un “brodino” per mettersi in pace la coscienza. In questo modo dire fatto, anche quest’anno ce lo siamo levato di torno. Al di là degli schieramenti politici, e del credere o no,  in certe ricorrenze è la minaccia ripetuta negli anni che deve scuotere le coscienze di tutti noi".

Solo un fragoroso silenzio... e non è la prima volta

"Spesso queste mani vengono “armate” dai comportamenti quotidiani, dalle dimenticanze e da racconti
parziali e di parte. Invece da chi dovrebbe comportarsi come solitamente si definisce un sindaco eletto.
Invece solo un fragoroso silenzio… e non è la prima volta. Abbiamo un’altra giornata del ricordo da ricordare in questa legislatura. Quindi spero che sia la volta buona che qualcuno, oltre al consigliere Delvecchio, si ricordi di queste persone morte per un ideale di libertà".

 

 

 

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