Per l'Italia niente Mondiali: i commenti dei politici rhodensi

Italia fuori dai Mondiali. Ecco le reazioni a caldo dei politici apparse tra ieri sera e questa mattina sulla bacheca di Facebook.

Per l'Italia niente Mondiali: i commenti dei politici rhodensi
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Niente festeggiamenti per l'Italia che pareggia con la Svezia e non si accredita il pass per i mondiali 2018.

Italia assente all'appello di Russia 2018

L'Italia, dopo ben 60 anni, mancherà all'appello il 14 giugno 2018. I mondiali di Russia non saranno un chiodo fisso dell'estate dell'italiano medio. Non ci saranno notti magiche inseguendo un gol dopo l'epocale sconfitta. In Russia ci andrà la Svezia a pieno titolo. La volontà e la grinta degli azzurri non sono bastate a scongiurare l'atteso flop di San Siro. Lo 0-0 in casa nostra non è stato abbastanza per regalarci un biglietto di andata al sogno di Russia 2018.

Le dichiarazioni dei politici locali

I politici locali hanno voluto dire la loro sulla disfatta italiana che fa male quasi quanto quella di Caporetto:

Sindaco di Pregana Milanese, Angelo Bosani: "Sono molto dispiaciuto per l’eliminazione degli azzurri, come tutti i tifosi italiani. Da sportivo faccio anche i complimenti alla squadra svedese che ha conquistato una difficile qualificazione. Il calcio è bello proprio perché è imprevedibile, specie negli scontri diretti. Spero che ora questo episodio negativo sia uno stimolo alla Federazione perché cambi qualcosa nel mondo del calcio, partendo dall’investimento sulle squadre giovanili costruendo la Nazionale del futuro."

Assessore allo sport di Rho, Andrea Orlandi: "Una delle pagine più nere della nostra storia calcistica, apice di una crisi in cui siamo entrati dopo il trionfo del 2006. Gli errori sono stati pareccchi, ma dobbiamo cogliere l’occasione per ripartire investendo innanzitutto nelle nostre scuole calcio, troppo spesso dimenticate nelle scelte federali. In ogni caso, ora e sempre forza Azzurri!"

Vice Presidente del consiglio Regionale della Lombardia, Fabrizio Cecchetti: “Siamo passati dalla Nazionale di Pirlo, Del Piero e Totti a quella di Jorginho, El Shaarawy ed Éder. Siamo diventati incapaci di creare campioni degni dei grandi nomi del calcio italiano, segno che alcune cose non funzionano più. Occorre che la squadre di seria A e soprattutto le big tornino a investire con forza sui settori giovanili favorendo la crescita di calciatori italiani. Quello che però più mi spaventa anche da parte di molti giovani calciatori italiani è la mancanza di valori e di attaccamento alla maglia, serve più umiltà: i grandi campioni del calcio italiano sono stati dei simboli delle proprie squadre e mettevano prima i colori della maglia che il proprio guadagno economico.”

Sindaco di Pogliano Milanese, Vincenzo Magistrelli:"Mi spiace molto per la delusione di tutti gli italiani che si aspettavano una qualificazione con la possibilità di parteciperemo ai mondiali 18 e passare delle ore e serate tutti uniti a tifare con il medesimo obiettivo comunque W L'ITALIA".

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