"Basta depredare la tomba di mio figlio"

"Basta depredare la tomba di mio figlio"
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Lo sfogo di una madre che ha perso il figlio a 18 anni: "Basta depredare la sua tomba"

Ladri senza scrupoli deturpano la tomba di Luca

Non c'è pace per Antonella Cislaghi, neanche a 19 anni di distanza dalla morte del figlio, venuto a mancare in un incidente poco prima di compiere 18 anni. Il luogo di riposo del povero Luca, come quello di altri ospiti del cimitero di Abbiategrasso, è oggetto delle continue incursioni di ladri senza scrupoli, che deturpano le tombe dei defunti. “Se solo guardassero chi c'è sotto quei due metri di terra, ragazzi anche molto giovani al di sotto dei 20 anni, dovrebbero solo vergognarsi” si sfoga Antonella.

La triste storia di Luca

Luca Strenghetto aveva perso tragicamente la vita una mattina in un incidente, nel mese di luglio, mentre andava al lavoro, allo stage che aveva iniziato da circa un mese subito dopo aver terminato la scuola. Anche dopo tanti anni la ferita non si chiude, e per Antonella, così come per la sua amica che ha anch'essa una figlia al cimitero, l'unica consolazione è visitare gli amati defunti e rendere più belli i loro luoghi di riposo. Fa male quindi vedere come queste tombe, insieme ad altre del campo santo, vengano ripetutamente deturpate. “Per loro non possiamo fare più nulla, se non portar loro dei fiori freschi, e delle persone senza scrupoli glieli portano via” ci dice Antonella.

L'appello

Da maggio ad agosto Antonella e il marito, originari di Abbiategrasso, ma che dopo l'incidente hanno deciso di trasferirsi a Mortara, hanno subito già una decina di furti. Oltre ai fiori, i ladri si sono portati via anche la bicicletta in ferro battuto che decorava la tomba di Luca. Esasperati, hanno cominciato con le denunce, ma per ora senza ottenere giustizia. “Ci siamo addirittura sentiti rispondere che in un certo senso è anche nostra responsabilità, perchè ce li rubano perchè mettiamo fiori troppo belli. Aspettiamo risposta dal sindaco, e dal vicesindaco Albetti, che ci aveva detto che si sarebbe interessato. Però tutto tace.  Sappiamo che non ci sono risorse, ma ci chiediamo: le telecamere all'ingresso del cimitero funzionano? Il custode non può fare nulla, ma non vede la gente che esce con le borse piene? Ormai siamo esasperati. Non vediamo l'ora che passino i 20 anni dalla morte di Luca, così potremo portarlo via di lì”.

Antonella non si illude, ma continua a sperare che qualcuno faccia qualcosa, anche poco, per intensificare il controllo ed evitare che certi episodi continuino a ripetersi, e che il tormento finisca.

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