Università d'Italia a lezione al comando Nato

Gli studenti dell’Università di Parma e della Luiss di Roma al Comando Nato di Solbiate Olona nell'ambito del progetto di collaborazione “Brilliant Ledger 2017”

Università d'Italia a lezione al comando Nato
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Università Nato

Studenti delle università a lezione al comando Nato di Solbiate Olona

 

60 studenti delle università ospiti alla Ugo Mara

Universitari a scuola di combattimento e strategia militare, tra esercitazioni e analisi. E' l'esperienza che 60 studenti dell’Università di Parma e della Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli (Luiss) di Roma hanno avuto l'opportunità di vivere a Solbiate Olona. Ospiti per due giorni del Corpo d’Armata di Reazione Rapida (Nrdc) della Nato in Italia, a stretto contatto con lo staff multinazionale della Ugo Mara, accompagnati dai professori Giulio Tagliavini, Massimo Franchi e Raffaele Marchetti. Tra le attività la visita al Posto comando tatttico e la dimostrazione di Metodo di combattimento militare.

 

Dagli universitari il contributo all'analisi operativa

L’attività è terminata con la presentazione al Capo di Stato Maggiore, Generale Maurizio Riccò, dei risultati delle analisi sviluppate dagli studenti durante l'esercitazione "Brilliant Ledger 2017", recentemente conclusa. Progetto finalizzato all’applicazione del concetto di Comprehensive Approach, alla comprensione di sistemi complessi tramite l’analisi di fattori non solo militari ma anche politici, economici, sociali, infrastrutturali e delle informazioni, in supporto alle decisioni del Comandante. "Gli studenti hanno contribuito all’analisi dell'ambiente operativo - spiegano dalla Nrdc - apprezzando così l'applicazione diretta degli studi in situazioni pragmatiche e reali, riferite a scenari di esercitazione. Ciò ha portato un valido contributo in aggiunta alla più classica analisi dell'ambiente militare in supporto al team del Knowledge Development. Per entrambi gli Atenei, l’attività ha rappresentato un valido strumento per misurare le capacità acquisite dagli studenti durante il corso di studi".

 

Comando Nato solbiatese si prepara alla Response force

L'esperienza maturata da Nrdc nel campo della collaborazione con il mondo accademico ha dimostrato che l'interazione civile-militare nell'ambito della gestione di una crisi non solo è possibile, ma è di grande utilità. "Ciò contribuisce al raggiungimento degli obiettivi prefissati in modo più rapido, efficiente, efficace, economico e, soprattutto, più sicuro per il personale militare dell'Alleanza". Nrdc si prepara al ruolo di Componente terrestre della Nato Response Force nel 2018. "Si tratta di uno strumento militare di reazione rapida avanzato che, per velocità di intervento e capacità operative schierabili, consente all'Alleanza di fronteggiare con immediatezza qualsiasi minaccia in nome della Difesa Collettiva ovvero in risposta alle crisi, con tempi di schieramento brevissimi".

 

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