A Solbiate Olona è terremoto su feste e manifestazioni

Alpini costretti a limitare gli ingressi, Gs Solbiatese ad annullare la Solbiate bike night, Avis e Aido a cancellare l'abituale biciclettata: permessi negati dal Comune

A Solbiate Olona è terremoto su feste e manifestazioni
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A Solbiate Olona è terremoto sulle manifestazioni

Feste, permessi

Alpini costretti a contare gli ingressi alla festa

Gli Alpini costretti ad annullare le orchestre e a contare gli ingressi per limitarli a 200 persone, Avis e Aido che cancellano la biciclettata, il Gs Solbiatese che si vede negato il permesso alla Solbiate bike night il giorno prima dell'evento. E’ caos sulle manifestazioni estive. Il motivo sta nel maggior rigore nella concessione delle autorizzazioni: così all'area feste, dove fino allo scorso anno la commissione comunale dava le misure normative per l’utilizzo e alle associazioni non restava che attenersi alle disposizioni fissate, fare richiesta e versare la quota di affitto per potervi organizzare gli eventi. Ora invece per ogni singola manifestazione agli organizzatori è richiesto di fornire il piano di sicurezza e tutta la documentazione necessaria ad ottenere il permesso dalla commissione comunale, che di volta in volta esce a verificare che tutto sia stato preparato secondo normative vigenti e con le necessaria burocrazia in ordine. In caso contrario niente permesso.

Cambio di modalità recepito tardi

Un cambio di modalità anticipato alle associazioni nei mesi scorsi ma definito solo a maggio, con conseguente difficoltà per i sodalizi di adeguarsi. Risultato: gli Alpini per la loro manifestazione hanno visto negato il via libera a ospitare più di 200 persone all’interno del parco feste (quota 200 è infatti il valore discriminante, sopra il quale occorre tutta una serie di misure di sicurezza da applicare) e si sono visti costretti, dopo il primo weekend «fuori regola» a ridimensionare l’evento, annullando le serate musicali e limitando gli accessi.

"Ci siamo messi a contare le persone, per quanto fosse ridicolo"

«Ci siamo adeguati e ci siamo messi a contare le persone che entravano – spiegano le penne nere – per quanto fosse ridicolo, ma queste sono le normative che ci hanno detto. Nonostante non sia una piazza aperta e che sia da sempre omologata a questo tipo di feste ci sono state comunicate queste novità e benché demotivati le abbiamo rispettate. Ovviamente tutto questo ha significato una bella fetta di guadagno tolta. Peccato perché come tutti gli anni l’avremmo devoluta a finalità benefica. Ma non abbiamo voglia di fare polemiche, ci siamo attenuti alle disposizioni del Comune e va bene così».

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