Anche Magenta dà uno "Schiaffo" all'abbandono dei bimbi in auto

Sabato la consegna dei bracciale alle famiglie dei bimbi del nido.

Anche Magenta dà uno "Schiaffo" all'abbandono dei bimbi in auto
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Anche Magenta dà uno "Schiaffo" all'abbandono dei bimbi in auto. Un progetto a tutela dei diritti dei bambini che sarà presentato sabato 10 novembre, alle 10, nella sala Consiliare di via Fornaroli. Lo slogan: “Un piccolo gesto può salvare una vita, un bambino, una famiglia”.

Anche Magenta aderisce al progetto

L’Amministrazione comunale di Magenta aderisce in modo convinto e concreto al “Progetto Schiaffo”, in collaborazione con Sodexo, nato e pensato per i genitori che viaggiano in auto con i propri bimbi allacciati al seggiolino posteriore. Sabato  saranno consegnati i braccialetti “schiaffo” alle famiglie dei bimbi che frequentano il “nido”. L’evento è aperto a tutta la cittadinanza e rientra nell’ambito di un ampio programma strategico che prevede una serie di iniziative per la promozione e la tutela dei diritti dei minori.

Il commento di Morani

“L’idea non è un antidoto messo in atto per sconfiggere – sottolinea l’Assessore al Welfare Patrizia Morani - i luoghi comuni, le ansie e le paure, oppure i sensi di colpa. Il progetto nasce da una esigenza concreta, strettamente collegata ai ritmi di una società che vive e lavora in modo frenetico e senza sosta alcuna”. “Schiaffo” è un bracciale rosso che permette di abbinare il corretto posizionamento del bambino al seggiolino dell’auto. Viene ricollocato alla cintura del seggiolino al termine del viaggio, dopo aver ripreso il bimbo dai sedili posteriori.

Strumento di prevenzione

“Schiaffo” non è un semplice “promemoria”, nessun genitore dimenticherebbe il figlio deliberatamente nell’abitacolo: il bracciale è un autentico dispositivo di sicurezza, uno strumento utile ed efficace di prevenzione. Siamo consapevoli che tutte le misure nate e pensate a supporto dei genitori e a sostegno della sicurezza dei bambini siano importanti soprattutto nel momento in cui, come accade spesso, è la frenesia della vita a dettare gli spostamenti e le consuetudini. “Le istituzioni – aggiunge il sindaco Chiara Calati - hanno il dovere morale e civile di mettere in campo oppure sostenere azioni concrete che vadano in una direzione ben definita: promuovere la sicurezza dei più piccoli e un corretto utilizzo dei dispositivi”.

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