Concerto di Bello Figo a Malnate, troppi rischi: il Comune dice no

Gli organizzatori: "Episodi inammissibili: il 18 tutti all'area feste in segno di protesta"

Concerto di Bello Figo a Malnate, troppi rischi: il Comune dice no
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Una nota del Varese Music Fest comunica il rinvio, a data da destinarsi, del concerto di Bello Figo previsto a Malnate sabato 18.

Bello Figo, evento ad alto rischio

"Ci troviamo costretti a rimandare il live di Bello Figo in previsione per sabato 18 maggio a data da definirsi. Il Comune di Malnate non ha approvato il regolare svolgimento dell'esibizione dell'artista in quanto ritenuto evento a rischio". Apre così l'amareggiata nota del Varese Music Fest circa il concerto in programma per il fine settimana con protagonista Paul Yeboah, in arte Bello Figo, il rapper "troll" di origini ghanesi le cui esibizioni da oltre un paio d'anni sono accompagnate da minacce, critiche e proteste. Motivo, le sue canzoni che giocano su stereotipi e razzismo verso gli stranieri, con testi che non disdegnano espressioni forti come da caratteristica dei brani trap, tra cui la più nota è "No Pago Affitto" che lo portò alla ribalta da Youtube (dove oggi conta quasi 500mila iscritti al suo canale e dove "No Pago Affitto" ha raggiunto 24 milioni di visualizzazioni). Parodie che, oltre a dissacrare, indignano e scatenano polemiche e dibattiti rendendolo, di volta in volta, più virale e popolare come dopo il confronto in tv con Alessandra Mussolini, diventato virale.

Polemiche e minacce

Non è il primo concerto del rapper che viene annullato a seguito delle polemiche. In questo caso, l'evento sul gruppo Facebook cittadino è stato addirittura "salutato" come un "tiro al bersaglio aperto" (scatenando non poche reazioni di condanna all'espressione). L'elenco di date annullate è lungo: da Brescia a Reggio Emilia, passando per Roma e il Canton Ticino e anche Legnano spesso a causa delle prese di posizione di politici e frange della destra.

"Razzismo e incitamento alla violenza inammissibili"

"E' inammissibile che nel 2019 si verifichino ancora questi episodi di razzismo e di incitamento alla violenza", prosegue la nota del Varese Music Fest che, rimandato il concerto, non annulla comunque l'appuntamento del 18 nell'area feste di via Pastore. "Sarà proprio questo il tema della serata - continua - Vi aspettiamo lo stesso numerosi in segno di protesta sabato 18".

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Commenti
Mauro Sarasso

Caro direttore Che brutta strumentalizzazione quella di Varese Music Fest per tutte le frasi virgolettate. Ma anche quella di Settegiorni.it che nel titolo ( non virgolettato) inserisce un laconico TROPPI RISCHI. Sono rimasto veramente basito dall'articolo qui sopra pubblicato per diverse ragioni. 1. Forse Varese Music Fest sarà una grande organizzazione di eventi musicali ( anche se non trovo traccia di essa sul web e sui social che conosco) ma decisamente ho la sensazione che non sappiano leggere le carte. La città di Malnate, per quanto mi riguarda e conosco, non ha concesso il patrocinio. NON ha negato la possibilità di realizzare la manifestazione. Come in tutti i paesi la manifestazione può essere fatta anche senza il logo della città. Liberissimi dunque di realizzarla o no. Hanno scelto di non farlo. Ma non dicano che la città non ha concesso il permesso di farlo. 2. visto i precedenti episodi nelle varie città elencate mi sa che ci sia un po' di generalizzazione. Ma se da altre componenti della popolazione hanno ricevuto minacce, come pare sia accaduto in altre città, liberissimi di esporle. L'unico problema che ho riscontrato, parlando con molti concittadini, sta nel fatto che il linguaggio e il messaggio del sig. Paul Yeboah è decisamente sopra le righe. Per documentarmi mi sono costretto ad ascoltare alcuni brani ( che si attirano 500mila followers) ...Decisamente non mi piacciono così come non piacciono ai molti con i quali mi sono confrontato. Il colore della sue pelle, le sue origini, non c'entrano. La sua è protesta? Tanti di noi sono stati contestatori e hanno in gioventù ed ancora oggi protestato. Qui la protesta e l'arte lasciano a desiderare. 3. mi viene anche il sospetto che nonostante il permesso concesso, il programma sia stato volutamente cancellato per non incappare in un flop. 4. per quanto riguarda il virgolettato “Razzismo e incitamento alla violenza inammissibili” “E’ inammissibile che nel 2019 si verifichino ancora questi episodi di razzismo e di incitamento alla violenza” devo per forza rispedire tutto al mittente ossia al Varese Music Fest. Affermo decisamente che è una brutta provocazione. Se gli organizzatori si fossero documentati ( come stiamo facendo noi) si sarebbero accorti che a Malnate dal luglio 2017 esiste un Protocollo d'intesa "Accoglienza e percorsi di integrazione dei Profughi in MALNATE" composto da varie persone giovani e meno giovani, attente ai bisogni dei migranti che arrivano sul nostro territorio da vari paesi es Senegal, Ghana,Gambia,Nigeria ecc. Questo tavolo di servizio è nato all'interno di un progetto educativo firmato nel 2013 chiamato PATTO EDUCATIVO di COMUNITA'. Entrambe i progetti sono reperibili sul sito della Città. Chiediamo dunque a Varese Music Fest ed al sig Paul Yeboah di prendere visione, ma l'invito vale anche per Settegiorni.it Se sabato 18 verranno veramente a Malnate per protesta, sarò contento di incontrali. Spero che anche loro vogliano confrontarsi con un signore, con i capelli bianchi (sposato con una signora Coreana) ma che decisamente non apprezza il linguaggio, ed il contenuto di quei testi. Saluti Mauro Sarasso Presidente della consulta ai servizi sociali di Malnate Membro firmatario ed operativo del Patto Educativo di Comunità di Malnate; Attivo partecipante al tavolo di lavoro Accoglienza e percorsi di integrazione dei Profughi in MALNATE;

Felson80

E' inammissibile invitare "artisti" del genere ad un Festival della musica. Cosa rappresenta questo elemento, che esempio può dare ai giovani? Che si invitino musicisti veri, non pagliacci variopinti e arroganti. A lavorare nei campi gente così.

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