I rappresentati dei viaggiatori alla Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico locale

"Gli argomenti non mancano, dal rispetto del Contratto di Servizio, alla gestione del piano emergenziale su tutto il sistema, alle modifiche all’organizzazione interna ed operativa di Trenord".

I rappresentati dei viaggiatori alla Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico locale
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Ieri, giovedì 8 novembre, si è svolta l’audizione dell’AD di Trenord Marco Piuri alla V Commissione della Regione Lombardia, che ha descritto la situazione gestionale dell’azienda da lui stesso amministrata, cui ha fatto seguito un comunicato dell’assessore Claudia Terzi.

Il comunicato de i rappresentanti dei viaggiatori lombardi alla Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico Locale

Aggio Franco, Dahò Giorgio, Lorenzi Stefano, Mambretti Matteo e Salmoiraghi Sara hanno inviato un comunicato per esprimere il proprio pensiero a seguito della Conferenza Regionale del Trasporto Pubblico locale in Regione Lombardia.

"L’AD di Trenord ha ammesso che le soppressioni riguardano ormai una percentuale del 5% delle corse, e che la puntualità, calcolata con quelle stesse modalità che da tempo i pendolari contestano, è attestata stabilmente al di sotto dell’80%. Si tratta comunque di una media generale, ben lontana dalla triste realtà delle ore di punta feriali.

Il “piano” di Trenord prevede di sopprimere sistematicamente le corse sulle linee “minori”, spostandole su bus. Va anche detto che, su queste linee, di fatto è già oggi in atto la sospensione generalizzata del servizio ferroviario, come la Carnate-Seregno e la Gallarate-Luino. Su quest’ultima i tempi di viaggio con autobus risultano aumentati di circa il 70%, ma, date le pessime condizioni della viabilità alternativa, si tratta di un paragone facilmente replicabile sulle altre linee interessate dai tagli.

Ci sembra peraltro difficile rispettare i vincoli dei 50 (o 20?) passeggeri a bordo e del servizio assicurato nelle ore di punta, in quanto ciò comporterebbe gravi inefficienze nell’utilizzo del personale e delle infrastrutture, senza contare le difficoltà logistiche ed organizzative nello spostare personale e materiale rotabile. Difficile anche immaginare che le officine lavorino a pieno ritmo nei giorni festivi per effettuare manutenzioni ordinarie e straordinarie.

Sta infine nella logica dei numeri dichiarati da Piuri, che le soppressioni continuerebbero in realtà ad essere ben sopra la media degli anni scorsi, mentre non vi è alcuna garanzia sul miglioramento della puntualità nel resto della rete.

Queste sono solamente alcune delle considerazioni che ci portano ad essere scettici sulla riuscita del “piano emergenziale”, e ancora di più sul fatto che, in un futuro in ogni caso non certo vicino, i servizi ora soppressi vengano ripristinati e la puntualità torni a livelli dignitosi.

Nei fatti, quindi, il contratto di servizio tra Regione e Trenord viene già oggi ampiamente violato ed è destinato ad esserlo con l’entrata in vigore dell’orario invernale. Su questo argomento, Regione Lombardia continua ad agire come se il problema non la riguardasse in quanto committente. Eppure ci sarebbero già da adesso gli estremi per diffidare Trenord per la sospensione del servizio ferroviario su diverse direttrici ed aprire trattative con altri possibili affidatari dei servizi.

Dall’assessore ci saremmo attesi qualcosa di più concreto oltre ad una lunga polemica con i governi precedenti, Trenitalia e RFI, mentre dice troppo poco su quello che si potrebbe effettivamente fare oggi, a partire dai rapporti col governo, per i quali forse Regione Lombardia può disporre di qualche canale più efficace che non affidarsi a consiglieri che hanno un “contatto diretto” col ministro.

Rispetto a ciò che l’assessore può fare sin da ora, almeno per dimostrare che i pendolari vengono tutelati non solo sui social, vi è certamente il coinvolgimento dei rappresentanti dei pendolari e la convocazione immediata della Conferenza del TPL, come previsto dalla L.R. 6/2012, che torniamo a richiedere a gran voce non avendo avuto ancora alcuna risposta in merito.

Gli argomenti non mancano, dal rispetto del Contratto di Servizio, alla gestione del piano emergenziale su tutto il sistema, alle modifiche all’organizzazione interna ed operativa di Trenord. Ricordiamo che quest’ultima ha un impatto diretto sulla pelle dei 750.000 viaggiatori quotidiani."

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