L'Ossona special protagonista al Franchi

Esperienz aunica per la compagine a Firenze.

L'Ossona special protagonista al Franchi
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L'Ossona  special al Franchi. Lo stadio di Firenze è uno dei principali stadi italiani, sede delle partite casalinghe della ACF Fiorentina e palcoscenico di importanti incontri sia a livello nazionale che internazionale. Il sogno di poter disputare una partita di calcio calpestando questo prestigioso manto erboso che sono divenuti realtà per gli atleti speciali dell’ AC Ossona e del Quarto Tempo Firenze grazie alla disponibilità e alla generosità della società viola ( che ha adottato entrambe le realtà nei rispettivi campionati regionali Quarta Categoria #iovogliogiocareacalcio riservati ad atleti con disabilità intellettiva ).

L'Ossona al Franchi

Domenica 15 Aprile , la numerosa delegazione  ossonese ha raggiunto a metà mattinata il capoluogo toscano dove prima del match di campionato tra la squadra gigliata e la Spal ha disputato un test match con gli amici del Quarto Tempo Firenze con lo stadio che andava pian piano riempiendosi di tifosi . "Osservatori attenti , stravolgendo le consuetudini di ogni fine settimana, erano in questa occasione i giocatori e i dirigenti della massima Serie , che hanno apprezzato sia la grinta e la caparbietà dei giocatori special , sia la voglia di divertirsi stando insieme nel praticare questo meraviglioso sport . Un apprezzamento reso ancora più evidente dalla voglia di intrattenersi sul terreno di gioco con gli atleti special sino all’ultimo minuto disponibile prima dell’inizio della gara di campionato", dicono dalla società.

Le premiazioni

Le successive premiazione hanno coinvolto i maggiori vertici della società viola, tra cui Giancarlo Antonioni che ha consegnato una coppa in ricordo di questa indimenticabile giornata ai due capitani e una medaglia a tutti i giocatori presenti. Dopo la doccia , gli atleti hanno raggiunto famigliari e amici in tribuna , con i cuori stracolmi di emozioni , con ancora negli occhi il tabellone dello stadio  che ricordava a tutti i presenti che si stava disputando sul terreno di gioco una partita tra atleti , dove a fare da spettatori erano i campioni di Serie A , dove il termine diversità è stato sostituito da ammirazione verso ragazzi la cui partita non termina certo al triplice fischio del direttore di gara.

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