Mensa negata a 26 bimbi, "strumentalizzazione della minoranze"

La precisazione del sindaco Calati.

Mensa negata a 26 bimbi, "strumentalizzazione della minoranze"
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Mensa negata a 26 bimbi, scoppia il caso. Dopo le precisazioni di Simone Gelli, anche il sindaco Chiara Calati risponde seccamente alle minoranze, accusate di strumentalizzazione.

"Vergognosa strumentalizzazione"

"Vergognoso che la minoranza strumentalizzi un appuntamento così bello e significativo come la festa della famiglia, in cui si è parlato anche di affido familiare e di reti di sostegno, nonché i bambini stessi, per accusare la giunta di penalizzare i bambini. Con il nostro operato nessuno mai verrà isolato o lasciato indietro. I bambini che non hanno avuto accesso alla mensa scolastica erano quelli non iscritti al servizio e nessuno di loro appartenente a quelle famiglie in difficoltà che i servizi sociali aiutano sempre", attacca Chiara Calati.

La precisazione del sindaco

“E’ il caso di fare chiarezza su quanto successo lunedì in una scuola cittadina e che è stato strumentalizzato subito dalla minoranza per polemizzare sul tema famiglia e inclusione e per accusarci di essere la Giunta dei no. Sia chiaro questo: la mia Amministrazione non lascia indietro nessuno, massima attenzione è data alla famiglia e ai bambini”. Queste le parole del Sindaco Chiara Calati in merito alla polemica sorta in questi giorni sul tema dell’accesso alla mensa scolastica. “Il personale dell’ufficio educazione già prima dell’avvio dell’anno scolastico, sia nelle scuole dell’infanzia che nelle primarie, ha regolarmente informato le famiglie che non avevano ancora provveduto all’iscrizione dei propri figli al servizio mensa che occorreva farlo prima dell’inizio della scuola perché, in assenza di iscrizione, non sarebbe stato possibile accedere al servizio; successivamente le singole famiglie che non avevano ancora formalizzato l’iscrizione sono state contattate e sollecitate telefonicamente più volte”. A oggi a Magenta sono 26 i bambini su 1480, tra scuole dell’infanzia e primarie, i cui genitori non hanno provveduto all’iscrizione. 

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