Mercatone Uno, nuovo tavolo di crisi al ministero

E intanto Federconsumatori chiama a raccolta i clienti beffati.

Mercatone Uno, nuovo tavolo di crisi al ministero
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Mercatone Uno, nuovo tavolo di crisi al ministero. E’ stato convocato per domani, 19 giugno.

Mercatone Uno, nuovo tavolo di crisi al Mise

Dopo la nomina dei nuovi commissari straordinari del gruppo, il ministero dello Sviluppo economico ha convocato il tavolo di crisi sul gruppo Mercatone Uno per domani, mercoledì 19 giugno, alle 10. Al vertice si discuterà della situazione occupazionale e produttiva dell’azienda che in Brianza ha un punto vendita a Cesano Maderno dove lavoravano 52 dipendenti.

Nominati i nuovi commissari del gruppo

Ieri, lunedì, sempre al ministero, si è tenuta l’estrazione a sorte, in seduta pubblica, dei nuovi commissari straordinari del gruppo Mercatone Uno. I professionisti che sono stati nominati e che quindi prenderanno il posto dei tre dimissionari sono Giuseppe Farchione, Luca Gratteri ed Antonio Cattaneo. Si attende ora che il ministero dello Sviluppo economico attivi quanto prima gli ammortizzatori sociali per i lavoratori.

Clienti beffati in assemblea

Mentre si aspettano novità da Roma, in Brianza Federconsumatori si mette a disposizione dei clienti coinvolti nel fallimento del gruppo. Una cinquantina quelli che nei giorni scorsi hanno partecipato all’assemblea promossa dalla Camera del Lavoro di Cesano Maderno e da Federconsumatori Monza e Brianza alla sede Auser di Cesano Maderno. Simone Pulici, della segreteria Cgil Monza e Brianza, Matteo Moretti, segretario generale Filcams-Cgil Monza e Brianza e Alessandro Cherubin, presidente Federconsumatori Monza e Brianza, hanno fatto il punto della situazione.

Federconsumatori al fianco dei clienti

C’è chi ha attivato un finanziamento e non ha ricevuto la merce. “Daremo precedenza a questi casi”, ha spiegato Cherubin. E c’è chi dopo aver pagato, era in attesa della consegna. “Chiederemo al curatore fallimentare che il bene acquistato – così Cherubin – e già presente in magazzino venga consegnato”. Più delicata la situazione dei mobili che non si trovano in magazzino: “In quel caso l’unica cosa da fare è chiedere l’insinuazione al passivo delle somme versate” ha precisato il presidente. Per immettersi al passivo c’è tempo fino al 20 settembre.  Per sciogliere ulteriori dubbi Federconsumatori è a disposizione nelle sedi di Seregno e Monza. “Analizzeremo caso per caso”, ha assicurato Cherubin.

Le parole di Riccardo Olgiati

"Con la nomina dei commissari straordinari, nelle persone del Dott. Giuseppe Farchione, dell’Avv. Luca Gratteri e del Dott. Antonio Cattaneo, si apre una nuova fase per la Mercatone Uno, la storica azienda che, con il fallimento della holding Shernon, proprietaria dall’anno scorso del marchio storico e dei 55 punti vendita sparsi su tutto il territorio italiano, si è ritrovata a gambe all’aria insieme ai 1800 lavoratori che da un giorno all’altro si sono ritrovati a casa.

Il Governo si è fatto carico da subito della situazione e venerdì scorso l'Inps ha emanato una circolare operativa per la copertura immediata attraverso il fondo di garanzia dei loro tfr, al fine di garantire liquidità dopo oltre tre settimane senza stipendio e senza ammortizzatori sociali.

Oggi interveniamo con la nomina dei nuovi commissari straordinari che come primo atto della loro gestione hanno rinnovato la cassa integrazione per i lavoratori, riattivando l’esercizio provvisorio e dando loro un minimo di respiro e serenità per pensare al proprio futuro.

Parallelamente abbiamo lavorato anche per i tanti fornitori, anch’essi fortemente penalizzati da mesi di fatture non pagate, e con un emendamento al DL Crescita, che proprio nei prossimi giorni sarà approvato definitivamente, abbiamo ampliato la platea dei beneficiari del Fondo per le vittime di mancati pagamenti anche al caso specifico, tutelando le imprese che sono state danneggiate dalla crisi dell'azienda. Circa 10.000 lavoratori dell'indotto che, come i lavoratori e le loro famiglie, pagano la scellerata gestione dell'ex Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda. I reati commessi dai debitori includeranno ora anche bancarotta, bancarotta fraudolenta e ricorso abusivo al credito: in questo modo tutte le aziende dell'indotto, che erano in attesa di pagamenti, potranno accedere ai fondi che sono estesi anche ai professionisti.

Il passo successivo ora sarà ancora più importante, cioè quello di attivarsi per la ricerca di nuovi investitori solidi che possano garantire la continuità ed il rilancio della società.

Anche il punto vendita di Legnano ed i suoi 34 dipendenti hanno subito le conseguenze dell’operazione che il Ministro Calenda ha condotto in porto nel 2018, anticamera di un fallimento decretato dal tribunale di Milano a fine maggio 2019, che avrebbe potuto essere evitato.

Con un rapido controllo su internet ci si sarebbe accorti di come una società, che si spacciava per multinazionale con sede a Malta in un normale appartamento di famiglia, non aveva nessuna credibilità per rilevare un marchio così importante e prestigioso, ed infatti è riuscita ad accumulare debiti per quasi 100 milioni in 8 mesi di gestione ed oggi è indagata per bancarotta fraudolenta. Insomma una società fantasma che ha portato al disastro un marchio che già negli anni precedenti non navigava in ottime acque.

L’ennesima tragica situazione, ereditata da un Governo che ha reso il precariato una filosofia di vita e che ci vede impegnati a dover trovare soluzioni a disastri già annunciati".

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