Post dell'8 marzo con Luxuria, bufera sul segretario della Lega

Post dell'8 marzo: l'assessore alla Cultura di Castano Primo chiede le dimissioni del segretario locale della Lega. Oggi torna all'attacco.

Post dell'8 marzo con Luxuria, bufera sul segretario della Lega
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Post dell'8 marzo con Luxuria: parte la polemica politica contro il segretario della sezione della Lega di Castano Primo, come ampiamente scritto sull'edizione Settegiorni Legnano-Altomilanese in edicola.

Post dell'8 marzo, botta e risposta

Il post condiviso dal segretario leghista Rivolta ha creato lo sdegno dell'assessore alla Cultura, Luca Fusetti: "Qui non si tratta di una goliardata, ma di un irrispettoso atto omofobo da condannare in ogni forma. Credo che come minimo debba rassegnare le dimissioni". Alle accuse risponde il segretario della sezione del Carroccio di Castano, Daniele Rivolta: "Non dovrei neanche rispondere a certe accuse. L’omofobia non mi appartiene, tutt’altro. Probabilmente la sconfitta del suo partito di questi giorni non gli ha dato argomenti di cui parlare. Fare sorridere una donna, per me, è sempre stata la cosa più importante".

Fusetti torna all'attacco

Dopo le reazioni di ieri, oggi  - venerdì 9 marzo - l'assessore Fusetti torna a spiegare il suo punto di vista e risponde a Rivolta: "Il baby-segretario, oltre che l'inesperienza e il mancato rispetto ha anche come dote un "pizzico" di ignoranza, nel senso che ignora il fatto che io non ho nessuna tessera di partito. Mi ritengo un civico al 100% e quando deciderò di fare una tessera di partito sarà il primo a saperlo, onde evitare altre inutili gaffe. Di certo invece, c'è l'ineguatezza a sostenere una risposta attinente, in quanto le vicende politiche nazionali, non hanno nulla a che vedere con quanto fatto e dichiarato. Altra occasione persa, per non scadere nel ridicolo. Quando si decide di ricoprire un ruolo di riferimento, serve totale maturità ed intelligenza per farlo". E sul post considerato offensivo chiarisce: "La segnalazione mi è stata inviata da numerose persone, soprattutto donne, indignate ed infastidite da quella foto che fa sorridere solo lui e pochi altri".

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