Preghiera omofoba: Forza Nuova e cattolici al santuario di Caravaggio

Protesta ultracattolica contro il tavolo diocesano e il testamento biologico.

Preghiera omofoba: Forza Nuova e cattolici al santuario di Caravaggio
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Si è aperto ieri pomeriggio, domenica, il tavolo di dialogo fra diocesi lombarde e realtà cattoliche Lgbt, al santuario di Caravaggio.  L’incontro ha creato diversi dissensi, con gli “ultra cattolici”  e l’estrema destra che dalla mattina si sono appostati fuori dal Santuario, mentre il summit si teneva a porte chiuse a partire dalle 16.  Nel pomeriggio hanno anche celebrato un “rito riparatore”.

Pedofili e LGBT equiparati

Un grosso striscione di Forza Nuova Bergamo chiedeva l’allontanamento di  “pedofili e Lgbt” siano allontanati dalla chiesa.  Il drappello di manifestanti, vestiti di nero, ha organizzato un piccolo quartier generale  davanti ai cancelli del santuario caravaggino e cominciato il rito, pensato per “scacciare” la presunta immoralità dell’omosessualità dal luogo sacro. Nel frattempo all’interno si teneva il tavolo organizzato con la Diocesi, a porte chiuse per ragioni di sicurezza.

Slogan e striscioni

Alcuni striscioni citavano anche alcune controverse vicende di cronaca degli ultimi anni, come Eluana Englaro. Secondo due signore che recitavano il rosario stringendo i manifesti di protesta, la giovane donna vissuta per 17 anni in stato vegetativo non avrebbe voluto morire. In attesa dell’incontro alle 16, davanti al grande Crocefisso nel piazzale del Santuario per la preghiera omofoba, i manifestanti hanno sfilato intorno al santuario.

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