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SKYTEM mappa il sottosuolo del Magentino e dell'Altomilanese
Coinvolti nella sperimentazione Bernate Ticino, Boffalora, Cuggiono, Magenta, Parco Ticino, Robecchetto e Turbigo.
Nei territori del Magentino e dell'Altomilanese è attivo SKYTEM. Arriva a 300 metri di profondità e permette di prevenire rischi idrogeologici, geotermici e geotecnici.
SKYTEM alla ricerca di acqua nel sottosuolo
Il Gruppo CAP, gestore del servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, ha portato in Italia SKYTEM. Si tratta di un sistema tecnologico che, arrivando fino a 300 metri di profondità, permette di prevenire rischi idrogeologici, geotermici e geotecnici e di cercare acqua nel sottosuolo. La prima sperimentazione italiana ha interessato i territori del Magentino e dell'Altomilanese e terminerà oggi, 25 ottobre 2018. Nello specifico i comuni coinvolti nella sperimentazione sono Bernate Ticino, Boffalora, Cuggiono, Magenta, Parco Ticino, Robecchetto e Turbigo.
Le parole di Alessandro Russo
Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato del Gruppo CAP, ha commentato:
"Un’azienda pubblica cresce e si evolve grazie alle scelte che ogni giorno fa per il territorio che presidia. Più queste scelte sono innovative e tecnologiche, più le comunità hanno la possibilità di crescere e affrontare il futuro con serenità. Per questo ci siamo impegnati in un percorso, al momento unico in Italia, che ci consentirà di ottenere una sempre maggiore conoscenza dello stato quanti-qualitativo delle risorse idriche, per gestirle in modo sempre più sostenibile in linea con le nuove disposizioni della Drinking Water Directive, la normativa appena approvata dal Parlamento Europeo".
Cos'è SKYTEM
Si tratta del più innovativo sistema tecnologico al mondo per "leggere" il suolo in profondità, in modo semplice e assolutamente preciso. Grazie a questo è possibile effettuare un’approfondita mappatura delle risorse idriche sotterranee. La mappatura del suolo e del sottosuolo consentirà ad esempio di implementare i Piani di Sicurezza dell’Acqua Potabile, che la monoutility, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità, ha adottato per prima in Italia l’anno scorso e che prevede di implementare in tutti i comuni dell’hinterland milanese entro il 2022.
Come funziona
Messa a punto dall'università danese di Aarhus a partire dalla seconda metà degli anni ’90, SKYTEM adotta una metodologia chiamata Airborne ElettroMagnetico. Prevede l’uso di antenne trasmittenti e riceventi appositamente montate su un elicottero, capaci di sfruttare le onde elettromagnetiche per dialogare con il territorio che si vuole studiare. Ciò consente di mappare in tempi brevissimi territori ampi centinaia di chilometri, raggiungendo addirittura i 300 metri di profondità. SKYTEM non prevede ne trivellazioni ne l’accesso in proprietà private o luoghi poco praticabili. Inoltre non presenta nessun rischio per la salute dei cittadini e per le strutture esistenti nei territori monitorati.
