Entra in chiesa e urla contro i fedeli frasi incomprensibili

Il giovane, 28 anni di Turbigo, ha creato scompiglio in una chiesa di Soresina, in provincia di Cremona

Entra in chiesa e urla contro i fedeli frasi incomprensibili
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Entra i chiesa e urla contro i fedeli: si è trattato di un 28enne di Turbigo. E' accaduto a Soresina (Cremona).

Entra in chiesa e urla contro i fedeli

A Soresina i Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà, per i reati resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, minaccia, rifiuto di fornire le proprie generalità, S.M.M., nato in Costa d’Avorio cl. 1991, residente a Turbigo (MI), disoccupato, pregiudicato.

Il 28enne si sarebbe reso responsabile dei fatti accaduti in data 09.08.2019 alle ore 18.30 circa quando, in evidente stato di agitazione,dopo aver fatto accesso all’interno della chiesa di San Siro di via Genala nel corso della funzione religiosa, inveiva nei confronti dei fedeli presenti con frasi incomprensibili pronunciate in lingua straniera.

All’arrivo dei militari, chiamati dalle persone spaventate e presenti in quel momento in Chiesa, gli agenti hanno richiesto all’uomo di fornire un documento di riconoscimento, ma il 28enne si sarebbe opposto oltraggiandoli e proferendo minacce nei loro confronti. Dopo alcuni minuti gli agenti, aiutati dai sanitari del 118, sono riusciti a riportarlo alla calma e a identificarlo.

Altro intervento dei carabinieri

Lo stesso giorno i Carabinieri di Cremona, al termine accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà per il reati continuato di maltrattamenti in famiglia, un pensionato 65enne di Soresina.
Secondo quanto riportato dai Carabinieri l’uomo avrebbe accertavano la sua responsabilità in ordine a maltrattamenti fisici e psicologici attuati nei confronti della moglie convivente 72enne, che è risultata essere stata maltrattata, a più riprese, dall’ anno 1985 al mese di aprile 2019, con percosse e vessazioni per questioni sentimentali, in particolare per essersi opposta i continui tradimenti del marito.

In questi mesi i militari più volte sono dovuti intervenire presso l’abitazione della coppia per sedare gli animi e per monitorare la situazione.

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