Ex portiere, politico e volontario addio Richetti

In tanti per l'ultimo saluto a Roberto Richetti. Ha speso la vita per Mozzate come assessore, come presidnete dell'Asp e in molte iniziative sociali e sportive. Anche Tradate piange la sua scomparsa: impegnato in politica e nella Pro loco.

Ex portiere, politico e volontario addio Richetti
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Le comunità di Tradate e Mozzate, gli amici della Pro loco tradatese, gli ex compagni della Mozzatese, i colleghi e i politici di ieri e di oggi si sono raccolti venerdì nella chiesa di S.Stefano per l'addio a Richetti, stroncato in poco tempo dalla malattia. Aveva 62 anni.

 

 Addio Richetti ex assessore e presidente dell’Asp: “Hai dato tanto per la tua Mozzate”

Originario di Mozzate Roberto Richetti si era distinto in ambito politico, istituzionale e sociale. Una vera istituzione.  Era stato assessore  allo sport nelle fila della Democrazia Cristiana fino al 1997 e a lui si deve la realizzazione della tribuna del campo sportivo. «Amava il suo paese e si è dedicato con serietà, passione e concretezza», ricordano gli amici mozzatesi addolorati per questa grande perdita. «Lo sport è sempre stata la sua passione, e il calcio in particolare. Era lo storico portiere della Mozzatese, fino a 30 anni». Credeva nello sport come strumento educativo e di crescita personale e si era speso per diffonderlo, promuoverlo e valorizzarlo anche nel suo impegno istituzionale nella Giunta di metà anni Novanta.  «Uomo di grande lealtà e serietà, competenza. Sempre all’altezza degli incarichi assegnati». Parole di stima e di cordoglio anche dal sindaco e dall’ex sindaco di Mozzate, Luigi Monza e Denis Bettoni. «L’attenzione alle problematiche sociali, alle esigenze di anziani e disabili lo aveva portato a ricoprire fino al 2013 il ruolo di presidente dall’Asp Mozzate (agenzie di servizi alla persona)», ricordano i figli Ricky  e Jacopo tratteggiando il profilo umano e professionale del loro padre.  Dirigente farmaceutico, ultimamente si era specializzato in consulenze e nell’organizzazione di corsi di formazione. E lo ha fatto fino all’ultimo, fino a dicembre. Era stato, fino al 2013, anche presidente del consorzio acque Bozzente.

A Tradate era socio della Pro loco e stava fondando il circolo di Fratelli d’Italia

 

Dopo l’esperienza nelle fila della Dc, negli ultimi anni si era avvicinato ad Alleanza nazionale. «Un altro “socio” di tante iniziative politiche e di tante campagne elettorali se n’è andato per sempre”, nostalgicamente commenta il vicesindaco Franco Accordino di Tradate ricordando il suo impegno politico. «Era il braccio destro di Airaghi  e con il suo solito impegno e la sua determinazione stava cercando di fondare a Tradate il circolo di Fratelli d’Italia». "Uomo e padre buono e generoso, colto e fine politico. Mi hai dato e insegnato molto», sottolinea Federico Martegani di Tradate, amico del figlio Jacopo che ha ereditato la passione per la politica, anche se seguendo idee diversi ( Jacopo Richetti è segretario dei giovani Padani a Tradate) . «Roberto era cortese, affabile, concreto, serio e molto scrupoloso – lo ricordano gli amici – determinato, pragmatico, sensibile sempre pronto a spendersi per gli altri. Un vero signore», lo ricordano i tradatesi e gli amici della Pro loco, associazione nella quale ricopriva il ruolo di consigliere . "Ci mancherà tanto".

Addio Richetti : "Sei stato un grande padre, positivo fino alla fine"

“Era ammalato da tempo, ma un anno fa si era ripreso. Poi il peggioramento, le nuove cure prima al Niguarda e poi a Legnano dove lavora come oncologa mia madre Antonia Serzi. Le attese, le speranze. Tutto vano. Mercoledì papà se n’è andato per sempre», aggiungono i figli. Il suo esempio di uomo, di politico e di professionista però restano indelebili nei ricordi di colleghi e amici che lo hanno conosciuto e stimato e ne hanno prezzato le doti e la dedizione nei diversi campi anche istituzionali. Toccante il ricordo di Richy il figlio minore tratteggiato al termine della funzione funebre di venerdì mattina dove due comunità si sono strette per dargli l’ultimo saluto. «E’ stato un grande. Sempre positivo anche nel periodo della malattia cercando di farci coraggio e di sostenerci», conclude il figlio Jacopo.

 

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