La Guardia di Finanza scova evasione fiscale in una Onlus

Grazie alla totale esenzione dal pagamento delle imposte, la cooperativa ha potuto praticare prezzi più vantaggiosi e beffare la concorrenza.

La Guardia di Finanza scova evasione fiscale in una Onlus
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Evasione fiscale per 3,5 milioni di euro, 128 lavoratori irregolari e 18 in nero. E’ questo il risultato conseguito dal Gruppo della Guardia di Finanza di Como a conclusione di una verifica fiscale nei confronti di una cooperativa sociale Onlus specializzata nell’assistenza domiciliare a favore di persone anziane e disabili.

Evasione fiscale in una Onlus

Sono stati fatti degli accertamenti anche grazie al confronto coi soci. Dalle loro dichiarazioni è stata accertata la loro mancata partecipazione alla vita associativa. Hanno quindi permesso di riqualificare l’Ente in impresa commerciale, con conseguente perdita delle agevolazioni fiscali ai fini delle imposte dirette, Iva e Irap. Grazie alla totale esenzione dal pagamento delle imposte, la cooperativa ha potuto praticare prezzi più vantaggiosi. In questo modo incrementava gli affari e distorceva le corrette regole della concorrenza.

Lavoratori irregolari

Complessivamente, sono stati rilevati 18 lavoratori in nero. Operavano sotto la completa direzione dell’amministratore di fatto e di un socio volontario, coordinatore del personale infermieristico. Inoltre, 128 soci lavoratori irregolari di cui 23 assunti con un contratto di lavoro già da tempo disapprovato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Per la rilevazione dei lavoratori in nero ha trovato applicazione l’istituto della “Maxisanzione” nonché ulteriori violazioni in materia di lavoro che hanno determinato sanzioni per 190.000 euro.

Chi c’era dietro alla Onlus

Da un punto di vista fiscale, la cooperativa, negli anni d’imposta 2013 e 2014, ha omesso di dichiarare al Fisco ricavi per 2,5 milioni di euro, Iva per 850mila euro e ritenute Irpef trattenute ai lavoratori pari a 200 mila euro. A quel punto le fiamme gialle comasche hanno segnalato alla Procura di Como l’amministratore di diritto, S. D. V., 27 anni, residente a Garbagnate Milanese, e il padre R. D. V., 50 anni, residente a Saronno, nella sua qualità di amministratore di fatto, per il reato di omessa dichiarazione.

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