Morta nel 1991 resuscita nel 2019 "grazie" all'anagrafe nazionale

Una donna rhodense morta nel 1991 è resuscitata nel 2019 "grazie" all'anagrafe e al passaggio dei dati dal Comune di Rho a Roma. Disagi per i figli

Morta nel 1991 resuscita nel 2019 "grazie" all'anagrafe nazionale
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La donna è resuscitata ed è stata reinserita nei dati dell'anagrafe

Una strana lettera nella posta

Quando nei giorni scorsi, hanno ricevuto, tramite il papà, quella lettera che era arrivata nella loro «vecchia» abitazione di Rho non volevano crederci. La madre, morta nel 1991, era stata nuovamente iscritta all’anagrafe.
Praticamente era resuscitata a novembre del 2018, il 15 novembre, ovvero il giorno in cui è stato effettuato il passaggio dei dati in possesso dal Comune di Rho a Roma, all’anagrafe nazionale.

Una storia non ancora conclusasi

E’ davvero assurda la vicenda, non ancora conclusasi, che tre fratelli di Rho stanno vivendo. «Quando abbiamo ricevuto la lettera - raccontano -, ci siamo subito rivolti all’Agenzia delle Entrate per informare che nostra madre era scomparsa nel 1991. La risposta che abbiamo avuto ci ha lasciato senza parole. I dati erano stati presi dal Comune di Rho

Disagi anche per i tre figli

Disagi anche per i figli. "Nostra madre era “resuscitata”, e noi tre fratelli magicamente eravamo tornati a vivere a Rho, nella nostra casa dove abitavamo prima di sposarci e dove ancora oggi abita nostro padre», raccontano.
«Eravamo nuovamente cittadini rhodensi, però con due residenze, una a Rho e una nel comune dove effettivamente abitiamo». I tre fratelli si sono immediatamente rivolti al Comune ma la questione non è ancora stata risolta. «Ci hanno detto di aver fatto la segnalazione a Roma per risolvere la cosa, ma ancora oggi, a distanza di settimane ancora nulla è stato risolto».

Un problema che ha coinvolto anche altri

Un problema, quello verificatosi con la migrazione dei dati da Rho all’anagrafe nazionale di Roma, che sembra non aver riguardato solamente questa famiglia. Sono altre, infatti le persone, ex cittadini di Rho, che ora risulterebbero residenti in città e in altri comuni.  Su questo il Comune non risponde, invita però tutti i cittadini a fare un controllo. «Invitiamo quindi i rhodensi a rivolgersi direttamente al QUIC – Sportello del Cittadini in caso di anomalie, per poter fare delle verifiche immediate».  Che questa volta, oltre al caso della famiglia cui è stata fatta resuscitare la mamma dopo 27 anni, le voci che circolano in città siano vere e non sia la solita leggenda metropolitana?
Come invita l’Amministrazione comunale, forse è meglio fare un controllo di persona, almeno per sapere dove effettivamente risiedete.

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