Morte sorelle Agrati: il fratello Giuseppe resta in carcere

Il fratello e unico sopravvissuto all'incendio della loro abitazione di via Roma nel 2015 rimane dietro le sbarre, respinta la richiesta del difensore che chiedeva di rimetterlo in libertà

Morte sorelle Agrati: il fratello Giuseppe resta in carcere
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Morte sorelle Agrati, il fratello Giuseppe (unico sopravvissuto all'incendio costato la vita alle due donne e finito in manette sabato 9 novembre 2019 per duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e incendio) resta in carcere: rigettata la richiesta di scarcerazione del difensore.

Morte sorelle Agrati, Giuseppe resta in carcere

Era stato arrestato la mattina di sabato 9 novembre con l'accusa di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione e incendio. Per la Procura generale di Milano sarebbe lui l'assassino delle sorelle Carla e Maria Agrati, morte nel tremendo incendio della loro abitazione di via Roma accaduto nella notte tra il 13 e 14 aprile 2015, il fratello avrebbe agito per l'eredità.
Portato in carcere, Giuseppe Agrati, 68 anni, aveva dichiarato di voler essere interrogato. Il giorno successivo si è svolto l'interrogatorio nel quale ha affermato di essere innocente. Il suo difensore, l'avvocato Desiree Pagani, aveva avanzato la richiesta di scarcerazione.
Ma il gip ha detto no rinviando tutto al mittente. Giuseppe Agrati resta quindi rinchiuso nel carcere di Busto Arsizio.
"Agrati - spiega l'avvocato Giuseppe Lauria, codifensore insieme a Pagani  - ha negato ogni addebito, l'aver agito per l'eredità è un movente assurdo. Faremo ricorso al Riesame".

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