Presidio Lav in memoria di Polveroso e Balosso

Sabato 21 aprile alle 15 in piazza San Magno.

Presidio Lav in memoria di Polveroso e Balosso
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Presidio Lav in piazza San Magno.

Presidio Lav per ricordare i cavalli morti

La Lav scende in piazza in memoria di Polveroso e Balosso, i due cavalli morti a Legnano in seguito a incidenti di gara (il primo è stato soppresso dai veterinari dopo un grave infortunio verificatosi durante le corse a pelo dello scorso sabato 7 aprile, il secondo fu abbattuto nel 2008 durante la Provaccia quando si spezzò un arto). Organizzerà infatti un presidio davanti al civico 9 di piazza San Magno, nel cuore della città del Palio. L'appuntamento è alle 15.

"L'ennesima vittima di un mondo specista"

"Sabato 7 aprile - si legge nella nota diffusa dall'associazione animalista -, durante le corse di addestramento per il Palio di Legnano presso il centro ippico La Stella, il cavallo montato da Dino Pes (Grigione) ha avuto un cedimento alle zampe anteriori ed è crollato a terra, coinvolgendo nella caduta i cavalli che sopraggiungevano a gran velocità, in particolare quelli montati da Martin Ballesteros (Polveroso) e da Gavino Sanna (Scarface). Pes ha riportato un trauma toracico, Sanna un trauma alla tibia. Ad avere la peggio è stato però il cavallo Polveroso: è stato sedato e trasportato in una clinica veterinaria, dove i veterinari ne hanno deciso l'abbattimento, avendo valutato troppo grave la ferita alla zampa posteriore destra. La vita di questo cavallo pesa sulle coscienze di tutti: sulle amministrazioni comunali che dato l'indotto economico continuano a far svolgere queste manifestazioni, sui fantini che partecipano per i premi in denaro, su una informazione sempre e comunque dalla parte del Palio, e  un pubblico insensibile alla sofferenza dei cavalli e che qualsiasi cosa accada andrà comunque a vedere il Palio, come avvenne quando morì il cavallo Balosso durante la Provaccia del 2008 e come accadrà ora dopo la morte di Polveroso. Polveroso è l’ennesima vittima di un mondo specista, nel quale i cavalli non sono altro che uno strumento di lavoro e intrattenimento, sacrificabili agli interessi umani. Ogni singolo animale è invece un individuo unico e speciale, portatore dei diritti alla vita, alla dignità, alla libertà".

 

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