Prof colpita con una sedia, uno studente confessa

Svolta nella vicenda accaduta all'istituto Floriani di Vimercate

Prof colpita con una sedia, uno studente confessa
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Prof colpita con la sedia, uno studente confessa. Ha atteso che la docente tornasse a scuola, dopo la convalescenza, per vuotare il sacco. Lo ha fatto con una lettera che il giovane, minorenne, studente della classe terza dove lunedì 28 ottobre è avvenuta il lancio della sedia, ha voluto consegnare direttamente nelle mani dell’insegnante di Lettere, rientrata all’istituto Floriani di Vimercate ieri, martedì. A riportare la notizia il Giornale di Monza.

Una lettera consegnata alla docente

Una missiva con la quale il giovane si assume tutte le responsabilità (sarebbe quindi l’unico colpevole del lancio della sedia finita addosso alla docente) e chiede scusa. Una confessione che arriva con molto ritardo, ma che potrebbe consentire allo studente di evitare una punizione pesantissima. Tra le ipotesi c’è anche, infatti, l’espulsione dall’istituto.

Rischia comunque sospensione o bocciatura

Decisione che verrà presa in occasione del nuovo consiglio di classe che è stato convocato per il primo pomeriggio di venerdì. Un primo consiglio, di una decina di giorni fa, si era risolto con un nulla di fatto. Nessuno aveva confessato. Il ragazzo rischia comunque una lunga sospensione o la bocciatura. Resta da capire se altri provvedimenti verranno presi nei confronti dei venti compagni di classe che per più di due settimane hanno fatto muro coprendo il responsabile del lancio.

Il gesto del giovane sembra sia stato particolarmente apprezzato dall’insegnante, 55enne di Cavenago,  vittima del lancio della sedia, che aveva presentato denuncia per quanto accaduto. Non è escluso che la denuncia a questo punto possa anche essere ritirata evitando così al ragazzo anche conseguenze penali.

La manifestazione di sabato

A smuovere la coscienza dello studente può aver contribuito anche la manifestazione di sabato della scorsa settimana che aveva visto circa duecento tra studenti e insegnanti dell’istituto di via Cremagnani scendere in strada.

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