Nuova scossa di terremoto ad Amatrice, sta bene Daniele Salupo

Il negoziante, di Lainate e conosciuto a Cerro Maggiore, ancora sull'epicentro.

Nuova scossa di terremoto ad Amatrice, sta bene Daniele Salupo
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Nuova scossa di terremoto ad Amatrice.

Terremoto ad Amatrice, notte di paura

Ancora una forte scossa di terremoto ad Amatrice. E la mente di tutto il Rhodense e Legnanese è andata subito a Daniele Salupo, conosciuto da tutti come "Il Genio": lui, residente a Lainate fino a qualche anno fa e noto barista a Cerro Maggiore, era sopravvissuto al tremendo sisma del 24 agosto 2016 insieme alla sorella Marisa e la nipote Martina di San Vittore Olona.
Nei mesi scorsi ad Amatrice ci era tornato a vivere, come aveva promesso, e riaperto la sua piadineria. Ed era ad Amatrice questa notte, tra domenica 3 e lunedì 4 gennaio, quando la terra ha tremato ancora. La magnitudo? Stavolta è stata di 4.2.
"Mi trovavo a casa insieme a papà e mamma (nota: anch'essi di Lainate) - racconta Salupo raggiunto telefonicamente -, all'improvviso abbiamo sentito un forte boato. E il cuore in gola. Ora viviamo nella frazione di Poggio Castellano, abbiamo una casa nuova, rifatta bene. Danni? Non ce ne sono stati. Per forza, ad Amatrice era già crollato tutto".
Salupo e i suoi genitori erano appena andati a dormire: "Il nostro cane era irrequieto - prosegue Il Genio -, abbaiava e ululava. Era circa mezzanotte e mezza. Poi quel fragore. Non ho avuto paura, più che altro c'è il dispiacere di dover vivere un disagio perchè si sa già che sarà una notte in bianco".

Nel 2016 miracolato insieme a sorella e nipote

Il 24 agosto dell'anno scorso un terremoto aveva distrutto tutta Amatrice. Compresa la piadineria di Salupo che sorgeva nel centro del paese. Quando si è registrato il sisma Daniele si trovava in negozio con la sorella Marisa e la nipote Martina. Stavano pulendo il negozio dopo la serata, erano riusciti a salvarsi scappando dalla finestrella del bagno. Passando sulle macerie erano riusciti ad arrivare al parcheggio dell'ospedale. Miracolati.
Molti dei loro clienti di quella sera non ce l'hanno fatta.

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