Tredici anni, trova 150 euro per strada e compra giochi per l'oratorio

Tredici anni, trova 150 euro per strada e compra giochi per l'oratorio
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Amin ha acquistato palloni, racchette da ping pong e giochi per i bambini

Tutto ha avuto inizio il 9 luglio del 2018

Onesto e dal grande cuore. Il 9 luglio 2018 uscendo dall'oratorio San Giovanni di Rho aveva notato sul marciapiede dei soldi all'interno di una cartelletta, li aveva raccolti pensando fossero dei soldi fac-simile ma guardandoli bene si era reso conto che si trattava di soldi veri e li aveva portati al commissariato di Rho-Pero. Un gesto straordinario che gli era valso anche il premio di «cittadino meritevole» del Rotary Club Milano International. Ora, Mohamed Amin Machrouhi, Amin per tutti gli amici, 12 anni, di origini marocchine e residente a Rho, fa parlare ancora di sé.

Trascorso un anno ha richiesto i soldi

Essendo trascorso un anno da quando ha trovato e consegnato i soldi, non avendoli reclamati nessuno, aveva diritto a ricevere la somma rinvenuta. Così è stato, nei giorni scorsi si è recato al Commissariato di via Sauro e ha ritirato 150 euro.
Fin qui nulla di straordinario se non fosse che l'epilogo di questa storia è che Amin ha usato i soldi per acquistare giochi e altro materiale che ha regalato all'oratorio di Mazzo e di San Pietro. «Quei soldi non sono miei è giusto usarli per tutta la comunità», avrebbe commentato il ragazzino che frequenta la seconda media all'istituto San Carlo di via De Amicis. E' mamma Nezha Lahlou a raccontare la decisione di Amin anche se non vuole che si "enfatizzi" molto un gesto fatto dal figlio con grande spontaneità.

Ha chiesto al parroco cosa serviva

«Quando Amin ha saputo che i soldi trovati sarebbero diventati suoi non ci ha pensato neanche un attimo, ha detto subito che avrebbe comprato giochi per gli oratori, ha chiesto direttamente al parroco di che cosa avevano bisogno e poi siamo andati insieme alla Decathlon a comprarli - spiega - abbiamo preso palloni da basket, racchette e palline da ping pong, palline di spugna e siccome quando ha finito la lista dei giochi che avevano bisogno avanzavano ancora poche euro, ha preso anche qualche gioco per i bambini più piccoli. Voleva regalare qualcosa a tutti».

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