Violenza contro la compagna che lo aveva lasciato: arrestato

Gli uomini del Commissariato di Polizia di Stato di Rho Pero hanno arrestato un italiano di 58 anni, residente a Canegrate.

Violenza contro la compagna che lo aveva lasciato: arrestato
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Violenza contro la compagna che lo aveva lasciato: ieri, sabato 24, gli uomini del Commissariato di Polizia di Stato di Rho Pero hanno tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, D.G.M.R., 58 anni,  cittadino italiano residente a Canegrate (Milano).

Violenza fisica e psicologica contro la compagna: arrestato 58enne

L'uomo aveva convissuto a Rho con una donna, 45enne. Lei però aveva interrotto la relazione sentimentale e lui non si dava pace ed aveva iniziato una serie di maltrattamenti e violenze nei confronti della stessa. Spesso sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, sia durante sia dopo la convivenza, la sottoponeva a reiterati atti di violenza fisica e psicologica, la picchiava, la minacciava e la offendeva. Dopo che la donna aveva trovato la forza di lasciarlo, l'uomo non si era dato però per vinto. In un'occasione l'aveva incontrata per strada e, dopo una lite, l'aveva colpita con calci, in un'altra occasione l'aveva schiaffeggiata, sempre in strada, costringendola a rifugiarsi nella mensa della Caritas ed a chiamare la Polizia per poter uscire. Si presentava poi a casa sua improvvisamente o aspettandola nei luoghi da lei frequentati e sempre per aggredirla verbalmente e fisicamente. I poliziotti del Commissariato di P.S. Rho Pero, intervenuti nell'abitazione della donna anche senza che la stessa avesse ancora fatto denuncia per le aggressioni e violenze subite, avevano seguito la vicenda attentamente ed avevano formalmente provveduto ad allontanare l'uomo con foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Milano dal Comune di Rho con divieto di non farvi più ritorno per anni 3 in quanto ritenuto pericoloso per la sicurezza pubblica.

La violazione dell'allontanamento obbligatorio

Nonostante l'allontanamento dal Comune di Rho, con divieto di ritorno, l'uomo ugualmente ha raggiunto di notte l'abitazione della donna a Rho, minacciandola di morte e aggredendola. La donna è riuscita a scappare dalle sua mani, ma, raggiunta sulla scala, è stata presa a calci e pugni, mentre con una mano l'uomo le ha tappato la bocca per non fare sentire ai vicini le grida. Quando la donna è finalmente riuscita a liberarsi, ha contattato la Polizia che è giunta sul posto immediatamente. L'uomo nel frattempo si era però già allontanato, facendo perdere le proprie tracce anche nel domicilio che aveva nel frattempo scelto nel Comune di Canegrate. La sera successiva l'uomo si è avvicinato ancora a casa della donna, minacciandola ancora di morte e percuotendola affinché gli promettesse di togliere la denuncia che, nel frattempo la donna aveva presentato. Ancora una vota è però riuscito a scappare facendo perdere le tracce.

La chiusura delle indagini e l'arresto

I poliziotti del Commissariato in brevissimo tempo hanno concluso tutte le indagini e nel frattempo sorvegliato costantemente la donna. Su richiesta da parte del Commissariato di P.S. Rho Pero il GIP presso il Tribunale di Milano ha recepito con la massima attenzione le informative del Commissariato e ha emesso, nella serata di sabato 24, un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo. I poliziotti lo hanno atteso lo stesso sabato sera sotto casa della donna, erano sicuri che l'uomo sarebbe ancora tornato per minacciare e picchiare la donna. Stavolta però appena è arrivato in via Treviso a Rho, dove abita la donna, ha trovato i poliziotti del Commissariato di P.S. di Rho che gli sono saltati addosso e lo hanno ammanettato in strada e condotto negli Uffici della Polizia di Stato in via Nazario Sauro. Ha anche cercato di opporre resistenza e di reagire ma i poliziotti da tempo la aspettavano, sapevano che la sua reazione sarebbe stata violenta anche nei loro confronti ed erano preparati. E' stato così bloccato e immediatamente immobilizzato. Negli Uffici del Commissariato gli è stata notificata l'ordinanza del Gip con la quale è stato poi associato al carcere milanese di San Vittore.

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