Zappamiglio rivela: «Lettere anonime per intimidirmi»

Il sindaco di Gorla Maggiore racconta per la prima volta i messaggi con attacchi personali

Zappamiglio rivela: «Lettere anonime per intimidirmi»
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Zappamiglio rivela: «Lettere anonime per intimidirmi»

Lettere anonime, intimidazioni

Sette lettere tra il 2017 e il 2018

Lettere anonime con attacchi personali e familiari, calunnie, illazioni e intimidazioni. Destinatario: il sindaco Pietro Zappamiglio. Il quale, dopo mesi, porta alla luce la serie di messaggi ricevuti tra il 2017 e il 2018. Sette in tutto quelle recapitate al primo cittadino, a casa o nella sede del municipio, ma altre con simili contenuti sono state inviate ad altri enti comunali e sovraccomunali. L’ultima quasi un anno fa: tempo sufficiente a convincere Zappamiglio a portare alla luce i fatti, sui quali sono in corso verifiche e accertamenti. «Nei contenuti ci sono accuse riferite alla mia attività amministrativa, ma anche attacchi personali e famigliari – svela il sindaco – che vanno ad aggiungersi ad altri episodi di questi anni».

In passato anche minacce di morte

Il riferimento è alle minacce di morte subite via social all’epoca della demolizione dell’ex bar Sport, nel novembre 2016, anche se Zappamiglio tiene a precisare che le due cose non sono collegabili. Ma anche a una telefonata ricevuta alle 22 del 13 dicembre scorso, giorno di Santa Lucia, nella quale una voce con accento meridionale si prendeva gioco del sindaco con tono intimidatorio in vista del consiglio comunale. E ancora i graffi sull’auto di un assessore, che sono stati denunciati in due diverse occasioni come atti vandalici in questo ultimo mese.

"Non mi lascio intimorire da nessuno"

Fatti tra loro probabilmente disconnessi, ma che insieme rappresentano un attacco a più fronti all’operato dell’amministrazione: «Ho rotto schemi consolidati e tolto privilegi – spiega Zappamiglio – e probabilmente questo a qualcuno non va. Sono fatti che hanno turbato me e soprattutto la mia famiglia, ma se sono intimidazioni deve essere chiaro che io non mi lascio intimorire da nessuno, né ho paura di chi non ha il coraggio di metterci la faccia e mi calunnia. Io vado avanti e continuerò ad agire per il bene di questo paese, orgoglioso di farlo, forte della responsabilità affidata a me e al nostro gruppo da tanti cittadini. Anzi, queste lettere mi motivano ancora di più».

 

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