Doppio appuntamento Frank Sinatra e Shakespeare al teatro di Saronno

Frank Sinatra e Shakespeare protagonisti del fine settimana con due spettacoli.

Doppio appuntamento Frank Sinatra e Shakespeare al teatro di Saronno
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Doppio appuntamento con Frank Sinatra e Shakespeare al teatro Giuditta Pasta.

Doppio appuntamento il prossimo weekend al Teatro Giuditta Pasta

Venerdì 1 dicembre (alle 21) un omaggio a Frank Sinatra con la voce di Patrick Mittiga. Sabato 2 (alle 21) e domenica 3 (alle 15.30) un altro classico sul palco saronnese con “Il mercante di Venezia” prodotto da Elsinor per la regia di Filippo Renda.

100 anni del mito

Omaggio a Frank Sinatra con Patrick Mittiga & The Swing Crew Big Band. Patrick Mittiga voce; Guido Gressani batteria; Paolo Ricca piano, Andrea Manzo basso; Ivan Colosimo tastiere; Cristiano Tibaldi tromba; Igor Vigna tromba; Aldo Caramellino trombone; Gianni Virone alto sax e flauto; Simone Arlorio tenor sax e clarinetto; Alfredo Ponissi saxes e flauto. In scena il corpo di ballo Feveroyal. Gli organizzatori anticipano che sarà “uno show imponente completamente dal vivo. Un concerto e un viaggio alla riscoperta di Francis Albert Sinatra, degli Anni '60, delle atmosfere dell’hotel Sands di Las Vegas e degli amici Dean Martin e Sammy Davis Jr. Un mito, raccontato con piglio originale allo scopo di trasmettere la brillante e controversa epoca nella quale “The Voice” ha vissuto”.

Il mercante di Venezia

Elsinor centro di produzione teatrale presenta “Il mercante di Venezia”di William Shakespeare. Adattamento e regia Filippo Renda. Con Sebastiano Bottari, Mauro Lamantia, Mattia Sartoni, Beppe Salmetti, Francesca Agostini, Valeria De Santis, Simone Tangolo. Scontro etico, sociale e culturale. Conflitto fra amicizia e amore. Lealtà e giustizia. Questi i temi. “Ancora una volta Shakespeare riesce a scavalcare il limite temporale e a fornirci materia per riflettere su di noi e sul nostro presente”, anticipano. Quindi svelano: “Complice la magia di Venezia, l'allestimento del Mercante shakespeariano è spesso stato lo spunto per ricreare lussuosi allestimenti. In questa lettura, Venezia è una città annodata nell'intrico delle calli, prigioniera di un'acqua stagnante che la invade compromettendo le condizioni igieniche e la salute psichica dei protagonisti. Venezia è l'epicentro di un terremoto morale, al cui nucleo è collocata la presunzione umana di credersi infallibili, l'inevitabile cortocircuito tra giustizia e giustizialismo, tra ordine e vendetta”.

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