Caso Vismara, ecco cosa è emerso dalla seduta a porte chiuse

Sindaco polemico verso le minoranze.

Caso Vismara, ecco cosa è emerso dalla seduta a porte chiuse
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Caso Vismara, ecco cosa è emerso dalla seduta a porte chiuse di giovedì 16, alle 11. Nessuna novità, come prevedibile, anche se il sindaco ha puntualizzato alcuni punti contestati dalle minoranze.

Caso Vismara, seduta a porte chiuse

Mezz'ora di dibattito, tante assenze nelle fila della minoranza (per il Pd Crotti e Bonfiglio, oltre a Cesati dei 5 stelle), una in quella della maggioranza (Sergio Grittini). Un orario, quello delle 11, contestato dalle minoranze perché avrebbe pregiudicato la partecipazione di alcuni Consiglieri. Nel mirino il caso della comandante della Polizia locale fermata con la cocaina in auto. 

La relazione delle minoranze

In una relazione, le minoranze hanno contestato al sindaco la mancata sospensione della comandante a scopo cautelativo, visto anche il sequestro dell'arma.  Per la Giunta, la sospensione non viene effettuata dal sindaco, ma dall'ufficio disciplinare. L'arma sarebbe stata solo ritirata a livello cautelare. Irrispettoso per le minoranze la mancata convocazione di un Consiglio da parte del sindaco, il quale precisa che non è di sua competenza. Inoltre la vicenda è privata e non riguarda l'ente, quindi non si rendeva necessario riferire in assise. Ancora per Pd, Cinque stelle e Lega il sindaco avrebbe usato comportamenti diversi con altri dipendenti: si cita il caso dei furbetti del cartellino.  Il sindaco ha fatto notare le due diverse fattispecie: un' azione contro l'ente, nel primo caso, punita col licenziamento per la legge Madia, una questione privata in quello della comandante.

I commenti

"A distanza di 3 anni e mezzo dalla nomina e nonostante per alcuni la passata esperienza o la frequentazione di scuola politica, ancora oggi i consiglieri firmatari di questa richiesta non conoscano i compiti e i ruoli del Sindaco, della Giunta, del Consiglio comunale e del Presidente del Consiglio stesso - commenta il sindaco Marco Ballarini - Invece di attendere il termine della vicenda, come invece in passato si era fatto per questioni a loro più vicine, e stringersi attorno alla città, abbiano utilizzato questa vicenda personale di una dipendente, per attaccare l’Amministrazione comunale". La Lega, presente con i due consiglieri, si dice soddisfatta per la convocazione, ma rammaricata per l'orario, pur legittimo, ma di fatto limitante per chi doveva partecipare.

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