"Ho fatto scorta di Maalox ma resto nel Movimento"

Bareggio, intervista al consigliere comunale Flavio Ravasi.

"Ho fatto scorta di Maalox ma resto nel Movimento"
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Quanto è successo a Vittuone, con l’abbandono del Movimento da parte di 10 attivisti su 11, non avverrà anche a Bareggio. Lo assicura il consigliere comunale Flavio Ravasi.

Ravasi assicura: "Resto nel Movimento"

Consigliere Ravasi, qual è la situazione del Movimento Cinque Stelle di Bareggio dopo l’accordo con il Pd?
«Ho letto e saputo quello che è accaduto a Vittuone, ma la nostra linea tra gli attivisti è vedere come procederà il governo. Io non ho mai pensato, a differenza di Manfredi, di dimettermi dal Consiglio comunale. Almeno per ora, che siamo all’inizio di questa esperienza, non c’è alcuna drammatizzazione e mi riservo di vedere come va. Se per alcuni attivisti è stato molto difficile digerire l’alleanza con la Lega, per molti è più difficile accettare una collaborazione con il Pd. Questo perché la nostra è una base storicamente spaccata a metà con persone che provengono da destra e altrettante da sinistra».
Lei stesso però arriva da una storia di centrodestra e non deve essere stato semplice, nel suo caso, accettare questa soluzione...
«Verissimo. Questa alleanza, personalmente, non mi piace e ho fatto scorte di Maalox come gastroprotettore. Al tempo stesso, però, è anche vero che era l’unica opzione che potevamo percorrere. L’altra era andare a votare, ma in un momento non facile per noi e con la proiezione di prendere tra il 15 e il 20 per cento. Con l’età comunque ho imparato a reagire meno di pancia e concedere il beneficio del dubbio. Certo è che dobbiamo cambiare molte cose e imparare dagli errori fatti».
Non è che il gruppo di Bareggio drammatizza di meno l’alleanza per la presenza a Roma, con il neo viceministro Stefano Buffagni, del vostro portavoce Simone Ligorio?
«No, devo dire che questa questione non è dirimente, per il parere di noi attivisti, nel fare la scelta o meno di rimanere nel Movimento. Anche se certamente siamo contenti per la nomina a viceministro di Stefano Buffagni e, conoscendo la competenza di Simone che lo affianca, contiamo molto sul loro lavoro».
Quali sono, a suo avviso, i cambiamenti da fare?
«Durante l’esperienza con la Lega abbiamo rincorso l’urlatore Salvini, in balia della sua comunicazione. Ora l’obiettivo è portare a casa fatti, leggi e contenuti del nostro programma. Questo governo è una scommessa per entrambi i partiti. Se si portano a casa dei risultati, le forze politiche raccoglieranno alle prossime elezioni i frutti. Altrimenti sia il Pd che il Movimento rischiano di scomparire. Ci giochiamo tanto con questo governo e la chiave è portare a casa dei risultati concreti per il paese. Certo è che se dovessimo calare le braghe su tutto sarei il primo a trarne le conseguenze. Così come me ne sarei andato se avessi visto, in questo governo, Renzi o Boschi ministri. Per quanto riguarda invece Matteo Salvini vorrei dire una cosa...».
Dica.
«Mi spiace dirlo ma ha dimostrato, facendo cadere il governo ad agosto, la sua scarsa statura politica».

Sara Greta Passarin

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