La minoranza unita scrive al prefetto

L'appello: "Si rispetti il regolamento".

La minoranza unita scrive al prefetto
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Tutti i partiti di minoranza (lista civica Bareggio 2013, Movimento 5 stelle, liste Bareggio nel cuore e Gente di Bareggio, Partito Democratico) scrivono al prefetto per chiedere, in riferimento alla redazione dell'ordine del giorno del consiglio comunale di giovedì 23 maggio, il rispetto del regolamento. Una decisione maturata dopo una lettera di reclamo fatta al presidente del consiglio comunale, Angelo Cozzi, che però non ha comportato cambiamenti nei punti all'ordine del giorno del consiglio. Il che ha provocato le proteste della minoranza, che ha così deciso di chiamare in causa il prefetto.

La minoranza unita scrive al prefetto

"Il regolamento del consiglio comunale parla chiaro - ha commentato a riguardo Monica Gibillini di Bareggio 2013 - quando si discute una variazione di bilancio, bisogna inserire come punti all'ordine del giorno anche mozioni e interrogazioni. Ma la nostra richiesta di integrare l'ordine del giorno secondo il regolamento non è stata accolta, da qui la decisione di scrivere al prefetto. Mi auguro che si tratti comunque di un caso eccezionale e che non accada mai più". "Non è mai una bella cosa scrivere al prefetto ma non abbiamo avuto altra scelta - ha commentato Tina Ciceri del Partito Democratico - perché loro se ne fregano dei regolamenti. È vero che se hanno la maggioranza possono realizzare e approvare quello che vogliono, ma sempre nei limiti del rispetto dei regolamenti. Le mozioni e le interrogazioni delle minoranze vanno discusse, non si può impedire alle opposizioni di svolgere il proprio ruolo. Ma dove siamo arrivati?". "Non sono state messe all'ordine del giorno mozioni ed interrogazioni - ha commentato anche Ermes Garavaglia di Bareggio nel cuore e Gente di Bareggio - appellandosi alla presenza di una variazione di bilancio. Ignorando però del tutto che il regolamento del consiglio comunale preveda l'omissione di tali atti solo in fase di discussione di bilancio preventivo e di rendiconto, non in caso di variazione di bilancio. Oltre alla irregolarità, dunque, questa decisione di fatto sposta molto in là nel tempo la discussione delle proposte della minoranza. Siamo di fronte ad una evidente inconsapevolezza di quello che deve e non deve essere fatto".

Le motivazioni

Sul punto é intervenuto anche Flavio Ravasi, del Movimento 5 stelle. "È chiaro che se si discutono variazioni di bilancio di importi molto importanti, come capitato nei mesi scorsi, difficilmente si riuscirà a discutere di qualche altro argomento - ha commentato Ravasi - e in tal caso si può parlare di ordine del giorno redatto secondo buonsenso. Ma non si può applicare lo stesso metro di giudizio per un consiglio comunale, come quello di stasera, dove si discute una variazione di bilancio di 4600 euro. Perciò quando una consuetudine dettata dal buonsenso la si fa diventare, da parte della maggioranza, una regola, allora non va più bene - ha concluso Ravasi -. Motivo per cui abbiamo deciso di scrivere al prefetto".

Sara Passarin

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