Sciolto il Consiglio di Legnano, Mattarella ha firmato il decreto

La prefettura ha confermato il commissario Cirelli, che guiderà la città con pieni poteri fino alle elezioni amministrative del 2020.

Sciolto il Consiglio di Legnano, Mattarella ha firmato il decreto
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Sciolto il Consiglio comunale di Legnano.

Sciolto il Consiglio, è arrivato il decreto

Il parlamentino legnanese è stato sciolto. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infatti firmato il decreto lo scorso 30 luglio. Ora il provvedimento sarà notificato ai consiglieri comunali, sospesi dallo scorso 12 luglio, quando il prefetto di Milano Renato Saccone aveva avviato l'iter per lo scioglimento della massima assise cittadina sulla scorta dell'ordinanza del Tar arrivata il giorno precedente, con la quale i giudici amministrativi stabilivano l'illegittimità della surroga di Mattia Rolfi, il primo tra i consiglieri dimissionari ad aver lasciato, a fine marzo, il proprio banco nel parlamentino di Legnano, seguito poi dai da tutti gli esponenti dell'opposizione e dai due "dissidenti" della Lega Antonio Guarnieri e Federica Farina. Surroga operata dal difensore civico regionale Carlo Lio e che, di fatto, aveva "riattivato" l'assemblea, consentendole di riottenere il numero legale indispensabile per operare.

Il viceprefetto Cirelli confermato commissario

E oggi, lunedì 5 agosto 2019, la Prefettura di Milano ha confermato il viceprefetto Cristiana Cirelli al vertice di Palazzo Malinverni. Il commissario, che dallo scorso 16 maggio (data dell'arresto del sindaco Gianbattista Fratus, del vicesindaco Maurizio Cozzi e dell'assessore ai Lavori pubblici Chiara Lazzarini) esercita le funzioni del primo cittadino e della giunta e, da tre settimane a questa parte, anche quelle del Consiglio comunale, ha ora pieni poteri e il compito di amministrare la città del Carroccio fino a nuove elezioni.

Verso le elezioni nella primavera 2020

Si chiude così per Legnano una lunga fase di instabilità e incertezza politica che si è protratta per oltre quattro mesi. Ora lo sguardo è al prossimo appuntamento con le urne, previsto per la primavera 2020.

 

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