"Tassa sulla pubblicità, dalle minoranze lacrime di coccodrillo"

La replica del vicesindaco Simone Gelli non tarda ad arrivare.

"Tassa sulla pubblicità, dalle minoranze lacrime di coccodrillo"
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"Tassa sulla pubblicità, dalle minoranze lacrime di coccodrillo". L'assessore Simone Gelli risponde all'attacco di Pd e Progetto Magenta "che non solo si sono astenuti sul provvedimento ma che evidentemente se lo hanno fatto, due solo le cose, o non hanno letto quanto veniva portato all’attenzione del Consiglio comunale, o erano ben consci del provvedimento nella sua interezza".

"Dimettetevi o studiate"

Gelli non ci sta a farsi dare del bugiardo e rispedisce le critiche al mittente.  "Basta riprendere il verbale del Consiglio comunale per capire chi sia il reale pinocchio sulla vicenda. Non abbiamo mai nascosto gli aumenti sulla tassa, ribadendo che tale decisione era da imputarsi anche al fatto che avremmo rivisto nella sua interezza l’intero piano della pubblicità. Nella mia relazione infatti ho sottolineato, con tanto di cartina alla mano quale fossero le vie interessate dagli aumenti. Cartina che peraltro era parte integrante della delibera". L'assessore disse che per tutti gli esercenti con una insegna inferiore al metro quadro, la tassa si sarebbe ridotta: "Ora, credo che su questo punto le opposizioni,abbiano fatto un pesante autogol politico, nel senso che o non hanno letto per nulla il documento in discussione al Consiglio, ed in questo caso dovrebbero dimettersi per manifesta incapacità, oppure non lo hanno saputo comprendere: in questo caso dovrebbero studiare un pochino di più".

"Tassa sulla pubblicità, dalle minoranze lacrime di coccodrillo"

Incalza il vicesindaco: "Dovrebbero spiegare alla città perché oggi si stracciano le vesti mentre solo una settimana fa, sia Pd che Progetto Magenta, decidevano non per un voto contrario bensì di astensione sul provvedimento. Che poi la pressione fiscale aumenti è da ridere: la tassa raccolta rifiuti ricordo che scenderà di un 2% quest’anno e non è stata toccata nessun’altra aliquota fiscale. Non posso prendere certo poi lezioni di chi in cinque anni ha aumentato la pressione fiscale nella nostra città per 5 milioni di euro (uno all’anno), ma allora certo in Consiglio Comunale, nessuno poteva muovere certo critiche. Si può criticare certo il nostro lavoro ma respingo al mittente il fato non solo di non aver spiegato il provvedimento ma anche di aver dibattuto a lungo sul provvedimento, proprio con le opposizioni che oggi fingono di cadere dal classico pero. Questa manovra di certo non è stata semplice ma ha evitato alla nostra città misure ben più corpose da un punto di vista fiscale. E da ultimo credo che, una volta portato a compimento un piano della pubblicità che nei cinque anni precedenti non visto la luce, le nuove tariffe possano essere anche riviste, come peraltro riferito nel Consiglio Comunale. Brutto episodio di queste opposizioni che oltre a non studiare le carte che gli vengono sottoposte nei tempi regolamentari, cercano di far passare me per bugiardo. Siamo proprio alla frutta".

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