Vasche di laminazione, il sindaco di Senago a Bruxelles

Polemica del sindaco con i grillini.

Vasche di laminazione, il sindaco di Senago a Bruxelles
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Succeso per i senaghesi, promotori della petizione "No vasche", presenti a Bruxelles contro la realizzazione delle vasche di laminazione e per il Sindaco di Senago Magda Beretta che si è fatta portavoce di tutti i cittadini, attraverso l'analisi di rischi e criticità dell'opera. 

Vasche in Commissione

La Commissione Petizioni si è espressa con un rinvio della questione (a data da definirsi), al fine di valutare più compiutamente la questione: "Una decisione che apre uno spiraglio di luce per Senago, nella speranza che venga discussa nuovamente nel breve periodo per arrivare a un dunque", commenta il Sindaco Magda Beretta . L'esito dell'incontro è stato un focus europeo sul tema, con invio di lettere di richiesta di migliori specifiche sull'opera a Regione e Comune di Milano, un'analisi dei dossier presentati dai petenti e una generale attenzione sul tema pro futuro.  "Risultati positivi, a mio avviso, peccato solo per questi incresciosi episodi , tesi a dividere più che a unire. In questi casi bisogna mettere da parte la propria veste partitica e pensare tutti insieme al bene di Senago".

Polemica con le minoranze

Non posso esprimere altrettanta soddisfazione per il tentativo da parte delle opposizioni ( ad eccezione del presente Capogruppo del Pd) di umiliare me e tutti i cittadini che rappresento in questa sede, negandomi in prima battuta la possibilità di intervenire; nonché successivamente, una volta che, a seguito del mio intervento autorizzato dalla Commissione (in quanto pertinente), l'Europarlamentare del Movimento 5 Stelle ha voluto fare pubblicità al proprio partito, tentando di mettere il cappello politico ad una battaglia politicamente trasversale, sottolineando l'inopportunità dell'intervento del Sindaco di Senago e auspicando che ciò non accada nuovamente". La parlamentare grillina è stata rimproverata dalla Presidente della Commissione Petizioni, la quale ha ricordato che il massimo rappresentante cittadino, peraltro firmataria della petizione, bene ha fatto a essere presente e a prendere parola in rappresentanza di tutta la comunità e che la parola non si nega mai a nessuno, soprattutto per il ruolo terzo rivestito dal Parlamento europeo. 

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